Un
sole sotterraneo
di
Felice Serino
Nel
1918 Joe Bosquet, ventun anni, viene colpito da un proiettile che gli
spezza la spina dorsale; da allora fino alla morte, è un corpo che
vive solo a metà. Bousquet si riferisce all'incidente come a una
seconda data di nascita. Per lui, affondare nel buio vuol dire
"attendere l'altra faccia del giorno". Il sole sotterraneo
è il sole mitico che, scomparso dallo sguardo oltre l'orizzonte,
continua in segreto il suo corso fino alle "Radici della notte".
Bousquet riconosce in se stesso un essere sotterraneo,
quell'abitatore del sottosuolo di dostoevkijana memoria. ("Scrivo
le vene del buio",
1967). "Proprio nei momenti in cui si sentirebbe maggiormente di
odiare la vita tutto l'amore si china per poterci raccogliere"."Porto
in me un essere irrivelato. Mi conosce, ma non so nulla di lui,
tranne che la mia persona è la sua ombra con i suoi appetiti
inconfessabili e il suo bisogno di segreto"
(1982). "Trascina
intorno alla vita il tuo grido, il tuo immenso grido di bestia
ferita. Spingi nella notte il lamento immenso in cui tutto il tuo
spirito si ottenebra. Questo accecamento verità. [...] L'anima non
si sveglia che a pezzi"
(ibid.). (L'anima sorgerà, ma come un sole sotterraneo). "Vorrei
squarciare, come lo potrebbe un vomere, la profondità della mia
anima per forzare ad entrarvi questa bellezza troppo pura per abitare
in me. Vedo chiaramente in che modo la sua nudità, luminosa come un
frutto, entrerebbe, a vele spiegate, nelle tenebre del mio essere, vi
mescolerà il sogno della mia carne con quello della mia anima,
espanderà in me i flutti della sua luce anonima come un cammino di
luna dove la mia carne segreta si risveglierà
alla sua presenza".
Bousquet deve partorire una verità più alta del suo dolore. Egli
riuscirà, attraverso il potere della visione interiore, a creare un
mondo trasversale che, pur non coincidendo con la realtà cruda, ne
sarà il soffio vitale.
Tratto
da I sotterranei
dell'anima,
Aldo Carotenuto, Bompiani 1993. Opere
di Joe Bousquet:
1941, Tradotto
dal silenzio;
1980, Papillon
de neige;
1982, Da uno
sguardo un altro;
1988, Lettere
della guerra (J. Bousquet - S. Weil);
1989, Le cahier
noir.
Da La
vita immaginata (Youcanprint, 2023)