Rocca
dei Rossi di San Secondo
di
Renzo Montagnoli
San
Secondo Parmense è un piccolo borgo sito a una ventina di chilometri
a Nord di Parma a vocazione prettamente agricola e giustamente
conosciuto in campo alimentare per la produzione della famosa spalla,
sia cotta che cruda.
Ma
in queste terre di cotechini, zamponi, salumi vari e ottimi
lambruschi non poteva mancare qualche vestigia del passato a
testimonianza della sua importanza legata ai Signori dell´epoca ed
ecco infatti alla periferia del paese il suo bel castello. In verità
questa struttura di difesa, le cui origini risalgono al XV secolo,
viene chiamata rocca, senza che ci siano differenze sostanziali fra i
termini. Per l´esattezza il complesso fortificato, che sorge su un
dosso, fu edificato intorno all´anno 1413 per volontà di Pier
Maria I de´ Rossi, padre di Pier Maria II, a difesa del borgo
fortificato di San Secondo sul quale la famiglia nobile vantava
diritti da alcuni secoli ed esercitava la signoria come conti dal
1365. Rossi, un cognome assai diffuso, ma come Signori per niente
nuovo ed emerso in occasione di altri miei articoli su castelli del
Parmense, come quello di Montechiarugolo e quello di Roccabianca, il
che dimostra l´importanza di questa famiglia, i cui feudi non erano
certo poca cosa e che amministrò, comunque con alterne fortune,
appunto dalla rocca di San Secondo.
Infatti
non sempre tutto filò liscio perché da un lato i Rossi miravano a
espandersi, dall´altro avevano a che fare con vicini di tutto
rilievo, quali gli Sforza che si imposero definitivamente, smorzando
gli ardori dei Rossi e praticamente mettendoli in condizioni di non
poter più nuocere.
In
origine la struttura del castello era unicamente difensiva, con le
mura disposte a formare un quadrilatero, con ai vertici quattro torri
sporgenti con l´ingresso protetto da ben tre rivellini, e al centro
del cortile l´immancabile mastio. Come sistema di difesa si mostrò
valido quando nel 1483 scoppiò la guerra dei Rossi e contrastò
efficacemente l´assedio delle truppe milanesi comandate dal
Trivulzio e da Sforza Secondo Sforza, per poi dover capitolare il 21
giugno 1483, subendo gravi danni, e restando disabitato fino al 1499
allorché, grazie ai servigi resi ai francesi Giovanni de´ Rossi
riuscì a riprendersi la contea e la rocca. Fu suo figlio Troilo I
de´ Rossi a porre mano all´edificio e a trasformarlo
profondamente, dando spazio all´aspetto residenziale, senza
tuttavia far venir meno quello difensivo, viste le mire
espansionistiche degli eredi di Guido de´ Rossi. Fu tuttavia
inutile, perché i parenti, alla morte di Troilo, avvenuta il 3
giugno 1521, attaccarono la rocca e se ne impossessarono, per poi
doverla cedere ai legittimi successori a seguito della battaglia di
San Secondo vinta da Giovanni dalle Bande Nere. Da allora si accelerò
la trasformazione da struttura bellica a palazzo sontuoso, grazie a
un´accorta politica matrimoniale. Tuttavia dal 1633 divenne
proprietà dei Farnese, per poi tornare nel 1653 ai de´ Rossi,
perdendo però la sua centralità. Nel 1813, alla morte di Giovan
Girolamo de´ Rossi, subentrò per testamento il conte Ferdinando
Vaini di Padova. In seguito ci furono delle liti giudiziarie con il
ducato di Parma definite con una transazione e infine nel 1919 gli
ultimi proprietari cedettero la Rocca al Comune di San Secondo per la
somma di 27294 lire. Utilizzata come residenza municipale fino all´8
aprile 2002, venne liberata e resa disponibile per le visite che
meritano senz´altro tenuto conto del considerevole apparato
decorativo (ben 3000 metri quadrati). I locali con le pareti
affrescate sono tutti raccolti nel piano nobile, a cui si accede
tramite imponente scalone. A queste decorazioni lavorarono artisti
della scuola di Raffaello e di Giulio Romano, nonché Cesare
Baglioni, Francesco Zanguidi detto il Bertoja, Orazio Samacchini,
Vincenzo Tamagni, Giovanni Antonio Paganino ed Ercole Procaccini.
Non
sto a descrivere cosa il visitatore troverà, perché sarebbe troppo
lungo, tante sono le opere decorative e le sale da visitare in quello
che è un complesso di notevole pregio.
In
questo senso il percorso di visita permette di vedere e assaporare
queste bellezze artistiche ed è il seguente: cortile
e scalone d'onore, sala di Bellerofonte, galleria di Esopo, Sala
delle Favole, sala di Momo, sala dei Cesari, sala dell'Asino d'oro,
sala degli Atleti, sala di Mercurio, sala di Latona, sala di Adone,
sala dei Giganti, grande sala delle Gesta rossiane. In aggiunta c´è
anche il percorso archeologico medievale adiacente alle ex Scuderie
ottocentesche.
Per
comprendere l´importanza di questa rocca per quanto concerne l´arte
ricordo che viene spesso paragonata alla sontuosità delle corti
gonzaghesche e medicee, e pertanto una visita è senza dubbio
raccomandata.
Da
ultimo una curiosità: ogni anno a fine maggio - inizi giugno a San
Secondo si svolge un palio delle contrade che riporta in vita
i fasti del 1523, quando il Marchese Pier Maria Rossi sposò Camilla,
figlia del signore di Vescovado Giovanni Gonzaga. Nobili e illustri
ospiti, tra cui Giovanni Medici e Pietro Aretino, arricchirono le
celebrazioni. Le sei contrade - Bureg di Minen, Castell´Aicardi,
Grillo, Dragonda, Prevostura e Trinità - animano il borgo con
cortei storici, cerimonie rinascimentali e banchetti sontuosi.
Orari
di visita
Venerdì e sabato: 10.00-12.00 e 15.00-18.00
Domenica:
10.00-18.00
La
prenotazione è consigliata, ma non obbligatoria.
Ingressi
INTERO: EUR
8,00
RIDOTTO
da anni 6 a anni 10 (ridotto scuola primaria): EUR 3,00
RIDOTTO
da anni 11 a anni 18 (ridotto scuole medie inferiori e superiori): EUR
5,00
BIGLIETTO
GRUPPO: EUR 6,00
BIGLIETTO
card del ducato, soci Fai: EUR 6,00
GRATUITO:
bambini da anni 0 a anni 5, giornalisti (di arte, architettura e
turismo), studenti universitari (lettere e filosofia, conservazione
dei beni culturali, archeologia e architettura), invalidi e disabili
e accompagnatore.
Servizi
Possibilità
di visite guidate in lingua straniera su prenotazione, book-shop.
Rocca
dei Rossi di San Secondo Parmense (PR): ammessi solo cani di piccola
taglia.
Sono
ammessi solo cani piccoli tenuti in braccio o in idonee bag del
proprietario.
Il Castello all'accoglienza è in grado di fornire
ciotole d'acqua per i cani su richiesta.
Per
informazioni e prenotazioni.
0521
871500 - 0521 873214 - 347 4485947
uit@comune.san-secondo-parmense.pr.it
Come
arrivare
San
Secondo Parmense
si trova 18 Km a nord-ovest di Parma sulla
direttrice per Cremona.
Uscite
autostradali:
A-1
Fidenza
(da Milano,
proseguire per Soragna,
indi San
Secondo),
A-1
Parma
(da Bologna,
percorrere tutta la tangenziale
nord di Parma in direzione
"aeroporto",
oltrepassato il quale immettersi a destra
sulla
SP 10 di Cremona
e seguire le indicazioni San
Secondo);
A-15
Parma Ovest
(seguire
le indicazioni per Fontevivo,
Fontanellato,
indi San
Secondo)
Per
dormire e mangiare non ci sono proprio problemi, data la notoria
calorosa accoglienza dei parmensi e l´eccellenza della cucina.
Comunque si può far riferimento alle indicazioni di cui ai link
sottostanti:
https://www.paliodellecontrade.com/ospitalita/dove-dormire/
https://www.paliodellecontrade.com/ospitalita/dove-mangiare/
Fonti:
www.castellidelducato.it
www.castelliemiliaromagna.it
N.B:
Le foto a corredo sono state reperite in diversi siti Internet