Quel
che resta del giorno - Kazuo Ishiguro - Einaudi -
Pagg. 276 - ISBN 9788806229900
- Euro 13,00
Teatralità
odierna nell´affrontare il dolore, il fatto più privato che la
Natura ci abbia concesso, contro un uomo che indossa una maschera
fatta di dignità e di congiunta comunione tra l´essere e il
fare.
È
un maggiordomo, fosse stato altro nella vita, lui sarebbe stato
comunque fedele a se stesso, alla sua storia, alla sua famiglia, alla
sua collocazione sociale.
Ishiguro
ha creato un personaggio che mi rimarrà nel cuore per coerenza,
intransigenza , savoir faire, equilibrio, rigore, responsabilità.
Non una piega se non il percorso, questo viaggio, raccontato come un
diario e impreziosito dalle analessi di una vita. Un viaggio verso il
recupero, verso il punto di origine, verso se stesso, sempre negato,
mascherato e, in fondo, ritrovato e confermato.
Si
è quel che si vuole essere, sempre. Le opportunità, le possibilità
sono sempre e comunque anche atti di volontà.
Voler
non essere: una possibilità.
Quel
che resta? L´accettazione di ciò che è stato.
Non
ho altre parole, se non il consiglio di centellinarlo, questo libro,
come un buon vino d´annata.
A
piccoli sorsi, il suo gusto, il suo calore, il suo sentore avvolgente
vi placheranno, ad ogni rigo, l´animo. Stevens, il maggiordomo-voce
narrante, ha reso così anche questo servizio: coccolare l´ennesimo
ospite. Abnegazione fino alla fine. E in fondo chi ci dice che lui
non abbia saputo coglierle le sue possibilità? È stato per
trentacinque anni al servizio di Lord Darlington e vivere nella sua
dimora gli ha permesso di vivere la storia dell´Europa interessata
da due conflitti mondiali "vicino al fulcro della storia del mondo"
quindi "orgoglioso e grato" del fatto che gli sia stata concessa
questa possibilità "un simile privilegio": l´ha saputo
cogliere appieno. Se si pensa, inoltre, al ruolo di testimone storico
che gli attribuisce Ishiguro poi, non mi rimane che invidiarne
benevolmente, il ruolo di memoria storica che assume.
Quando
gli eventi si allontanano con il loro carico di dolore ed errore, è
difficile, con equilibrio, ricordare i percorsi intrapresi, accettati
o semplicemente subìti e diventa invece infinitamente più facile
con un colpo di spugna cancellare tutto e condannare la Storia, i
suoi protagonisti, se stessi.
La
vita offre la possibilità di evitare anche questo semplicemente
contemplando la sera ed accettandola con il suo carico di nuove
opportunità.
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