La
libraia di Stalino
di
Leonardo Gori
Edizioni
TEA
Narrativa
Pagg.
256
ISBN
9788850266425
Prezzo
Euro 16,00
Un´avventura
di Bruno Arcieri durante la campagna di Russia
Il
mio incontro con i romanzi di Leonardo Gori è avvenuto con Nero
di maggio, che vede come principale protagonista il capitano
dei Reali Carabinieri Bruno Arcieri. Da allora non ho fatto altro che
seguire le avventure di questo ufficiale dei servizi segreti, un
personaggio indubbiamente indovinato, impegnato in azioni sempre
avvincenti nel periodo che precede la seconda guerra mondiale e
durante la stessa. La creatività di Leonardo Gori ha fatto sì che
siano usciti romanzi con Bruno Arcieri anche dopo la fine conflitto,
prose quasi sempre interessanti, ma a mio parere meno valide delle
precedenti. Inoltre, è inevitabile che l´attrazione di un
personaggio tenda a scemare con il tempo, che perda insomma
quell´alone di simpatia che gli è proprio e me ne sono acconto con
il penultimo libro dato alle stampe, vale a dire Quella vecchia
storia, che proprio non mi è piaciuto. Poiché stimo l´autore,
non ho voluto troncare la letture dei suoi lavori ed è così che ho
preferito dargli un´ulteriore possibilità con La libraia di
Stalino, pubblicato nella primavera del 2023, e devo dire che
ho fatto bene. Certo gli anni pesano su Bruno Arcieri, ma questa sua
escursione in terra di Russia durante la seconda guerra mondiale ha
ritrovato quegli elementi positivi che ho sempre apprezzato e che
tuttavia con il trascorrere del tempo si erano appannati. E´
inutile che, come si suol dire, meniamo il can per l´aia, e tanto
vale che dica subito che il romanzo mi è piaciuto, senza riserve,
fatta eccezione per qualche piccola mancanza di chiarezza che
comunque non è tale da invalidare il giudizio positivo. Leonardo
Gori, da un´idea in fin dei conti semplice (la ricerca di una spia
inglese a Stalino che ha lanciato un messaggio radio che
preannunciava gravissime rivelazioni, chiedendo cifrari nuovi onde
evitare di essere intercettato), è riuscito a trarre una storia
convincente e assai interessante. Ebbene, più che la spia, a quanto
pare dimorante a Stalino, dentro o nelle vicinanze dell´ospedale
militare italiano, ciò che interessa ai nostri servizi segreti è il
contenuto di queste gravissime rivelazioni. Ed è per questo che il
Capitano Bruco Arcieri viene inviato là; inizia così un´avventura
che, come è anche caratteristica dell´autore, presenta numerosi
personaggi, quasi tutti naturalmente sospettabili, ma c´è
dell´altro che nobilita l´opera, è il rapporto che intercorre
fra le violenze di una guerra e chi ne è partecipe, i suoi timori,
la convinzione che piano piano prende piede sull´inutilità della
stessa, il desiderio, come reazione, di aiutare chi ne è vittima,
amico o nemico, insomma un tema che trascende la vicenda del
thriller, un po´ aggrovigliata, ma dotata di una crescente e
palpabile tensione che induce a una lettura senza soste per scoprire,
fra tanti indiziati, chi sia la spia. La soluzione del caso avviene
ovviamente alla fine ed è caratterizzata da una certa logicità,
caratteristica indispensabile per non provocare delusioni e malumori
in chi legge. Non aggiungo altro, perché sarebbe una cattiveria nei
confronti dell´autore e del lettore anticipare la conclusione, che
non può che lasciare soddisfatti. Tuttavia, temo che si tratti del
canto del cigno di Bruno Arcieri; è una sensazione, in quanto credo
che l´autore si sia accorto che il personaggio cominci a stancare.
La mia ipotesi è avvalorata dal fatto che il suo prossimo libro, che
uscirà il 18 giugno, intitolato Borgo Ottomila, propone due
nuovi protagonisti: la Vice Questore Laura Novembre e il
Sovrintendente Stefano Alfieri. Riusciranno a sostituire nel cuore
dei lettori Bruno Arcieri? Staremo a a vedere, ma per ora vale la
pena di leggere La libraia di Stalino, un bel romanzo e
forse l´ultimo che vede protagonista l´indomito ufficiale.
Leonardo
Gori
(Firenze,
1 gennaio 1957) è uno scrittore italiano, autore del ciclo di
romanzi di Bruno Arcieri, capitano dei Carabinieri nell´Italia
degli anni Trenta. Il primo romanzo, Nero
di maggio,
si svolge nella Firenze nel 1938; seguono Il
passaggio, La
finale, L´angelo
del fango (Premio
Scerbanenco 2005), Musica
nera, Lo
specchio nero e Il
fiore d´oro,
gli ultimi due scritti con Franco Cardini. La serie di romanzi è in
corso di riedizione in TEA. Ha scritto anche thriller storici ed è
stato co-autore di saggi sul fumetto e forme espressive correlate
(illustrazione, cinema, disegno animato).
Renzo
Montagnoli