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  Recensioni  »  Tango e gli altri, di Francesco Guccini, Loriano Macchiavelli, edito da Mondadori 30/05/2024
 

Tango e gli altri.

Romanzo di una raffica, anzi tre

di Francesco Guccini, Loriano Macchiavelli

Arnoldo Mondadori Editore S.p.A.

Narrativa

Pagg. 408

ISBN 9788804728764

Prezzo Euro 15,00



Bob era innocente




Gran brutta cosa la guerra e ancor più brutta se è civile, cioè è uno scontro fra cittadini della stessa nazione. Il duo Guccini e Macchiavelli deve aver pensato che far riemergere fatti del periodo della Resistenza doveva essere una buona idea, anche per parlarne ai nati dopo, che altrimenti non possono sapere. Se poi, oltre a questa guerra per bande si aggiunge una vicenda gialla, cioè una strage di simpatizzanti fascisti di cui incolpare un giovane partigiano che fino alla sua condanna a morte e alla relativa esecuzione si proclama innocente, la narrazione diventa più interessante. Tuttavia, per poter discolpare la vittima di un errore giudiziario a distanza di anni si deve trovare un escamotage per chiamare in causa, per le indagini, il maresciallo maggiore dei carabinieri Benedetto Santovito che, guarda caso, all´epoca era in zona in una formazione partigiana delle Matteotti (l´innocente giustiziato si chiamava Roberto Cortesi, detto Bob, ed era membro di una banda garibaldina) con il nome di battaglia di Salerno, giunto troppo tardi per poter verificare o meno la colpevolezza decretata da un tribunale della Garibaldi. Non sto a descrivere questo escamotage che inizia a Bologna e che dà inizio a un´indagine di notevole complessità, sia per gli anni trascorsi dall´eccidio e dalla esecuzione, sia perché a muoversi sull´Appennino Tosco-emiliano ci si imbatte in montanari, brava gente, non c´è che dire, ma restia a sbottonarsi. Dato che Santovito non comanda più una stazione in loco, alle indagini partecipano anche altri marescialli, fra i quali il giovane Ares Amadori, probabilmente un raccomandato, saputello, ma che incide positivamente sul corso della ricerca del colpevole. La trama, che dovrebbe essere semplice, viene un po´ complicata dagli autori, con avvitamenti, capitoli in cui si torna al passato, anche depistaggi messi ad arte per disorientare il lettore. Ne è uscito così un romanzo corposo, che a mio parere, a beneficio del ritmo e della gradevolezza, avrebbe meritato la sforbiciata di almeno una cinquantina di pagine. L´interesse di chi legge non viene tuttavia mai meno, tanto che, sebbene si avverta una certa pesantezza, si ha fretta di scorrere alla svelta le pagine per arrivare all´ultima, con il nome del colpevole, che, nemmeno a farlo apposta, si trova proprio lì. Resta solo da chiedersi come si sia giunti alla conclusione, in base a quali criteri e indizi si sia arrivati a identificare il reo, colpevole per la strage e per aver fatto ricadere la colpa su un innocente, e lì sorgono non pochi interrogativi, che restano tali, lasciando un po´ di amaro in bocca, perché secondo me un romanzo così ben congegnato avrebbe meritato un finale più logico.



Francesco Guccini (Modena, 14 giugno 1940) cantautore mito di più di una generazione, anche la sua attività di scrittore si configura come una delle esperienze più originali e suggestive della scena letteraria italiana dell'ultimo decennio. Sporadicamente anche attore, autore di colonne sonore e di fumetti. Fino alla metà degli anni Ottanta ha insegnato lingua italiana al Dickinson College di Bologna, scuola off-campus dell'Università della Pennsylvania. Ha anche lavorato come docente presso la sede bolognese della Johns Hopkins University (Washington, DC, USA). La sua vita si è svolta tra Modena, Pàvana e Bologna. Tra i suoi libri si ricordano: Cronache epifaniche (Feltrinelli 1989, ripubblicato da Mondadori nel 2013), Vacca di un cane (Feltrinelli, 1993), Storie d'inverno (Mondadori 1994), La legge del bar e altre comiche (Comix, 1996), Un altro giorno è andato (Giunti 1999), Cittanova Blues (Mondadori, 2003), L'uomo che reggeva il cielo (Libreria dell'orso 2005), Icaro (Mondadori 2008), Non so che viso avesse la storia della mia vita (Mondadori 2010), Dizionario delle cose perdute (Mondadori 2012) e Il piccolo manuale dei giochi di una volta (Mondadori 2015), Un matrimonio, un funerale, per non parlar del gatto (Mondadori 2015), Magnifici malfattori. Storia illustrata dei briganti toscani (Baldini + Castoldi 2018), Tralummescuro. Ballata per un paese al tramonto (Giunti Editore 2019). Con Loriano Macchiavelli ha scritto per Mondadori la raccolta di racconti Lo spirito e altri briganti (2002) e numerosi romanzi tra cui Macaronì (Mondadori 1997), Un disco dei Platters (Mondadori 1998), Questo sangue che impasta la terra (Mondadori 2001), Tango e gli altri (2007), Malastagione (Mondadori 2011), La pioggia fa sul serio (2014), e per Giunti Tempo da elfi. Romanzo di boschi, lupi e altri misteri (Giunti Editore 2017), Non so che viso avesse. Quasi un'autobiografia (Giunti 2019), con Loriano Macchiavelli Che cosa sa Minosse (Giunti 2020) Storie liete, fiabe nere e tempi andati (Giunti 2021), Tre cene (l'ultima invero è un pranzo) (Giunti 2021) e Vola golondrina (Giunti 2023).





Loriano Macchiavelli (Bologna, 12 marzo 1934) ha frequentato l'ambiente teatrale come organizzatore, come attore e, infine, come autore; alcune sue opere teatrali sono state rappresentate da varie compagnie italiane. Dal 1974 si è dedicato al genere poliziesco e ha pubblicato numerosi romanzi divenendo uno degli autori italiani più conosciuti e letti. 
Da un suo romanzo (
Passato, presente e chissà) è stato tratto lo sceneggiato televisivo per Rai Due Sarti Antonio brigadiere andato in onda nell'aprile del 1978. In seguito ha curato il soggetto e la sceneggiatura del film per la TV L'archivista, andato in onda su Rai Uno nel settembre del 1988. Il film porta sul piccolo schermo uno dei suoi personaggi letterari più riusciti: Poli Ugo, interpretato per la TV da Flavio Bucci. Il film presenta una Bologna attuale e viva, ben lontana dalla solita vecchia iconografia, e anticipa drammaticamente le mutazioni successive della città.  A fine '87 e primi mesi del 1988 è andata in onda una lettura radiofonica in 13 puntate dei suoi racconti, dal titolo I misteri di Bologna. Nel 1988 Rai Due ha prodotto una serie di 13 telefilm, tratta da suoi romanzi e racconti, i cui esterni sono stati girati interamente a Bologna e dintorni. La serie ha per titolo L'ispettore Sarti - un poliziotto, una città ed è andata in onda su Rai Due a partire dal 12 febbraio 1991 e replicata nel 1993. La serie televisiva di Sarti Antonio è proseguita (sempre su Rai Due) con una coproduzione italo tedesca (Rai-NDR) di sei film di un'ora e trenta, ancora tratta dai suoi romanzi, e andati in onda nell'aprile e maggio del 1994. Il suo personaggio più conosciuto, Sarti Antonio, è entrato anche nel fumetto (Orient Express) con una serie di avventure tratte dai romanzi. I disegni sono di Gianni Materazzo. Numerosi romanzi sono stati tradotti all'estero: Francia, Germania, Portogallo, Spagna, Ungheria, Cecoslovacchia, Unione Sovietica, Giappone, Romania...  Nel 1974 ha vinto, con il romanzo Fiori alla memoria, il premio Gran Giallo Città di Cattolica; nel 1980, con il romanzo Sarti Antonio, un diavolo per capello, ha vinto il premio Tedeschi; nel 1992 ha vinto la XIV edizione del Premio di letteratura per l'infanzia con il romanzo Partita con il ladro; nel 1997, con il romanzo Macaronì (scritto assieme a Francesco Guccini), ha vinto il Premio letterario Alassio, un libro per l'Europa, dopo essere stato nella rosa dei finalisti nel Premio Ennio Flaiano e nel Premio città di Ostia.
Lo stesso romanzo ha vinto l'edizione 1998 del Police film festival. Con il romanzo 
Tango e gli altri (scritto sempre con Francesco Guccini) ha vinto l'edizione 2007 del Premio Scerbanenco (Courmayeur, Mistfest). Ha pubblicato e pubblica con i maggiori editori italiani. Ha collaborato e collabora con quotidiani e periodici. Altri romazi da ricordare sono I sotterranei di Bologna (Mondadori, 2002), Delitti di gente qualunque (Mondadori, 2010), L'ironia della scimmia (Mondadori, 2012) e Sarti Antonio, rapiti si nasce (Einaudi, 2014). Insieme a Francesco Guccini ha scritto per Mondadori la raccolta di racconti Lo spirito e altri briganti (2002), Un disco dei Platters (1998), Questo sangue che impasta la terra (2001), Malastagione (2011) e La pioggia fa sul serio (2014), oltre ai già citati Macaronì e Tango e gli altri. Assieme a Marcello Fois e Carlo Lucarelli ha fondato il "Gruppo 13" e con Renzo Cremante ha fondato e dirige la rivista Delitti di Carta che si occupa esclusivamente di poliziesco italiano. Nel 1987 ha tentato di uccidere Sarti Antonio, sergente. Non c'è riuscito. Nel 1990 ha avuto una quantità di guai con il romanzo Strage, ritirato dalla circolazione per ordine dell'Autorità Giudiziaria. Assolto da ogni accusa, il romanzo sarà ripubblicato da Einaudi solo nel 2010. Nel 2001 Rai Sat Fiction è riuscita a farlo recitare in una serie di sei minidrammi dal titolo Bologna in giallo, rapsodia noir, assieme a Carlo Lucarelli. A causa dello straordinario successo ottenuto dalla coppia, l'esperienza si è ripetuta nel 2002 con 12 minidrammi in Corpi di reato. L'Arma contro il crimine. Nel 2019 per Mondadori pubblica Delitti senza castigo e La bambina del lago. Nel 2020 scrive con Francesco Guccini Che cosa sa Minosse (Giunti) e nel 2023 Vola golondrina (Giunti).



Renzo Montagnoli







 
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