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  Letteratura  »  Il peso della galena. La storia della famiglia Sanna, di Laura Lanza, edito da Rossini e recensito da Katia Ciarrocchi 30/05/2024
 

Il peso della galena. La storia della famiglia Sanna - Laura Lanza - Rossini - Pagg. 428 - ISBN 9791259693945 - Euro 21,99



In "Il peso della galena", Laura Lanza ci trasporta nella Sardegna dell´Ottocento, un´epoca caratterizzata da grandi mutamenti sociali e rivoluzioni industriali. Al centro del racconto troviamo la famiglia Sanna, guidata dal giovane e ambizioso Giovanni Antonio Sanna, un sardo che, grazie a una concessione mineraria ottenuta dal re Carlo Alberto sul campo di battaglia di Peschiera, riesce a costruire il suo impero personale. Mentre Giovanni sfida le convenzioni sociali e le antiche ricchezze nobiliari, la sua storia si intreccia con quella dell´Unità d´Italia, attraversando le capitali di Torino, Firenze e Roma.
Il romanzo esplora le vicende della famiglia Sanna e delle quattro figlie di Giovanni: Ignazia, Amelia, Enedina e Zelì. Ciascuna di loro cerca il proprio cammino verso la felicità, ma tutte devono fare i conti con il "peso della galena", il minerale estratto a Montevecchio, che diventa il simbolo delle sfide e delle responsabilità che gravano su di loro.
Lanza dipinge un quadro affascinante della Sardegna del XIX secolo, un periodo segnato dalle lotte per l´Unità d´Italia e dalla rivoluzione industriale. In quel tempo, l´Italia era divisa in vari stati sotto il controllo di potenze straniere, ma l´idea di un´Italia unita e indipendente stava guadagnando terreno grazie all´impegno di patrioti e rivoluzionari. In questo contesto, Giovanni Antonio Sanna si erge come simbolo del conflitto tra le vecchie ricchezze nobiliari e la nuova classe borghese degli imprenditori. La concessione mineraria a Montevecchio diventa il punto di svolta che gli permette di costruire il suo impero, sfidando il sistema.
Giovanni Antonio Sanna trascorre gran parte della sua vita a costruire un impero economico per garantire alla sua famiglia un futuro dignitoso e agiato, tuttavia, le scelte che compie per i mariti delle sue figlie non portano i risultati sperati; infatti, questi matrimoni diventano terreno fertile per intrighi familiari, che ruotano attorno al controllo delle miniere e del capitale della famiglia Sanna.
Il marito di Amelia, una delle figlie, si ribella alle scelte di Giovanni Antonio, portando avanti una vera e propria guerra contro di lui, nel tentativo di ottenere il controllo sulle miniere e sulla ricchezza della famiglia. Ignazia, invece, è costretta a sposare un uomo che non ama, ma si allea con lui proprio per ottenere potere e spodestare il padre. Questa situazione di conflitto e tradimenti all´interno della famiglia Sanna crea tensioni profonde e lascia cicatrici indelebili.
La morte improvvisa di Enedina, un´altra delle figlie, segna un punto di svolta per Giovanni Antonio; questo evento tragico lo porta a un progressivo isolamento, mentre la sua salute mentale inizia a declinare. Alla fine, Giovanni Antonio si ritrova solo, perdendo lentamente la memoria, con la morte che si avvicina inevitabilmente.

Li ascolto, ma non li capisco più. È come stare al di sopra di tutto. Mentre loro continuano la loro vita, non si accorgono che la mia si è fermata. (pag 397)

Il romanzo ci ricorda anche l´importanza delle miniere nell´economia sarda dell´epoca, in particolare quella di Montevecchio, una delle più importanti d´Europa. Il nome "Montevecchio" significa "miniera vecchia", e qui venivano estratti minerali come galena, blenda, calamina e cerussite. Con oltre 60.000 tonnellate di minerali estratti nel corso dell´Ottocento, Montevecchio divenne un epicentro dell´industria mineraria italiana.
Lanza intreccia sapientemente la storia personale dei Sanna con gli eventi storici dell´epoca, creando un racconto coinvolgente e ricco di dettagli accurati. La narrazione fluida ci immerge nella vita di quei tempi, facendoci percepire le passioni, le ambizioni e i sacrifici dei personaggi, questo romanzo è un viaggio nel tempo, una storia di amore, ambizione e sacrificio, con la Sardegna e le sue miniere come sfondo. "Il peso della galena" ci mostra come le scelte e le responsabilità possano plasmare il destino di una famiglia e persino di un´intera nazione.
"Il peso della galena. La storia della famiglia Sanna" mi ha davvero conquistato, specialmente per il suo finale aperto che lascia spazio all´immaginazione. Laura Lanza ha uno stile di scrittura eccezionale, che non fa rimpiangere gli autori delle saghe più famose.
Spero con tutto il cuore che ci sia un seguito a questa storia, e ancora di più, che questo libro ottenga il successo che merita.



Citazioni tratte da: Il peso della galena. La storia della famiglia Sannandi Laura Lanza

Nessuno deve permettersi di comandare sulla vita degli altri, il matrimonio può essere una benedizione se due persone si scelgono ma una maledizione quando viene imposto. (pag 27)

Ecco come vanno le cose del mondo, (...) oggi sei un importante punto di riferimento e domani vieni derubricato a topaia da abbattere, Niente è certo e permanente, e tanto meno la gloria o la fama. (pag 61)

Il silenzio è il linguaggio più difficile da interpretare. (pag 106)

La gelosia è un mostro crudele che brucia con violenza dall´interno... (pag 139)

Ho imparato dalla vita che è sempre meglio prevedere le conseguenze delle proprie azioni perché ti metterà poi in grado di affrontarle. (pag 369)



Katia Ciarrocchi



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