L´abbazia
di Novacella
di
Renzo Montagnoli
A
poca distanza da Bressanone, amena località di villeggiatura della
Valle Isarco, si trova l´abbazia agostiniana di Novacella, un
autentico monumento che per molteplici motivi merita una visita.
E´
da quasi novecento anni che costituisce una meta religiosa per il
Tirolo del Sud; infatti, grazie a una donazione di masi e di terreni,
nel lontano 1142 venne fondato un monastero da Artmanno, vescovo di
Bressanone, aggiungendo in dote anche la parrocchia di Naz. Già
l´anno successivo Papa Innocenzo II emanò per l´Abbazia una
bolla di conferma e protezione, con la quale autorizzava la sepoltura
entro le mura monastiche di terze persone, cioè non di confratelli,
assicurando così delle entrate, visto che a quei tempi c´era la
convinzione che il percorso per raggiungere il Paradiso fosse più
breve se l´ultima ed eterna dimora fosse stata dentro un convento.
E dopo l´imprimatur religioso venne nel 1157 quello civile allorché
l´imperatore Federico I Barbarossa, il cui consigliere e confessore
era guarda caso il vescovo Artmanno confermò i diritti e le
proprietà del monastero. L´importanza dell´abbazia crebbe a
vista d´occhio tanto che già nel 1160 si arricchì della
parrocchia di Chienes. Tutto sembrava andare per il meglio, ma nel
1190 una tragedia colpì il monastero, che venne divorato dalle
fiamme di un incendio. Quasi immediatamente fu ricostruito in stile
romanico, le cui linee essenziali sono riscontrabili ancor oggi. Le
donazioni non mancavano e l´abbazia diventò un faro spirituale ben
oltre i ristretti limiti confinari di Bressanone. Vennero così
progressivamente aggiunte nuove parrocchie, quali quelle di Valdaora,
di Fiè allo Sciliar e addirittura nel 1261 ricevette dagli
arcivescovi di Salisburgo quella di Assling, stante l´ampliamento
della zona di competenza pastorale al Tirolo orientale. Trascorsero
gli anni, diventarono secoli e nel 1485 venne consacrato il nuovo
coro della chiesa in stile tardogotico. Fu un periodo di grande
fervore artistico in cui prestarono la loro opera per abbellire
l´abbazia i più famosi pittori del Tirolo, fra i quali Michael
Pacher. Nel primo quarto del XVI secolo, fra il 1524 e il 1526 in
Germania scoppiarono le rivolte dei contadini, che si estero anche
alla Svizzera, all´Austria e al Tirolo meridionale, dove nel maggio
nel 1525, capeggiati da Michael Gaismair, assaltarono l´abbazia,
distrussero i registri dei beni di proprietà e i titoli di credito,
depredando però anche il convento e la cantina. Dopo il temporale
però viene sempre il sereno e così l´abbazia si risollevò,
privilegiando una fonte di reddito che ancor oggi è di importanza
capitale; infatti, poiché i vigneti della Valle Isarco non
consentivano una produzione di vini di qualità, nel 1630 l´abate
acquistò delle vigne a sud-ovest di Bolzano e realizzò la tenuta di
Mariaheim. Però non si vive di solo vino, ma occorre privilegiare
anche la fonte del sapere, cioè i libri e allora nel 1775 il
prevosto Leopold von Zanna fece costruire la nuova biblioteca in
stile barocco. Purtroppo nel 1805 il Tirolo venne annesso al regno di
Baviera che due anni anni dopo chiuse le abbazie del nuovo
possedimento, ivi compresa quella di Novacella che fu saccheggiata,
derubata dei suoi preziosi libri e dell´importante altare
tardogotico. Grazie al ritorno del Tirolo all´Austria nel 1816
Novacella riaprì, con l´incarico anche di gestire l´unico
Ginnasio-liceo di Bressanone. Nel 1907 Novacella entrò a far parte
con altre cinque abbazie della Congregazione austriaca dei canonici
agostiniani, con i singoli partecipanti che diventarono indipendenti
dai rispettivi vescovi diocesani.
Quasi
al giorno d´oggi, nel maggio del 2021 è stata aperta nell´ex
rimessa dei carri una nuova ala del Museo abbaziale e si sono
riportate alla luce nell´ingresso della sala della biblioteca
alcune pitture murali del 1775/1780 circa, raffiguranti scene di vita
quotidiana della lontanissima Cina.
I
monaci sono agostiniani e l´abbazia attualmente ne ospita sedici;
c´è un responsabile, che è il prevosto, eletto dai propri
confratelli e che resta in carica dieci anni (attualmente in carica
dal 19 maggio 2015 c´è Eduard Fischnaller, originario di Rodengo,
piccolo comune della Val Pusteria).
La
visita del complesso abbaziale presenta più di un motivo
d´interesse. Sotto l´aspetto artistico si possono vedere,
riunite, costruzioni di diverse epoche, infatti il Castel Sant´Angelo
all´ingresso e il notevole campanile si fanno risalire al 1200, e
quindi sono romanici. Il chiostro, con i relativi affreschi, è
invece gotico. Nel cortile interno il Pozzo delle meraviglie è del
primo periodo barocco, mentre gli interni della chiesa sono tipici
del tardo barocco. La chiesa deve essere assolutamente visitata,
tanto è il suo splendore, perché nel 1740 circa sono stati
ristrutturati gli interni delle tre navate e da allora sembra che sia
scesa una nuova luce a illuminare gli affreschi della volta e gli
stucchi; pure il chiostro è meritevole di particolare attenzione,
perché vanta una serie di affreschi di notevole impatto visivo,
benché il recupero dei restauratori abbia potuto essere solo
parziale. Nel Museo sono esposti preziosi tesori dell'arte
medievale e della prima età moderna, ma anche mappamondi, carte
geografiche e antichi strumenti scientifici. Le due nuove sale del
Museo, inaugurate nel 2021, sono dedicate alla tradizione nella
formazione e allo sviluppo economico del monastero. Il massimo
delle collezioni sono però gli altari a portelle tardogotici, tutti
provenienti dalla chiesa dell´abbazia, nonché diversi manoscritti
con stupende decorazioni provenienti dallo scriptorum del
convento.
Il
monastero ha prima di tutto compiti spirituali, sociali e culturali,
ma per far questo ha bisogno di fondi, fondi che possono essere
rappresentati da donazioni, ma anche proventi delle attività
economiche dei monaci. E Novacella si sostenta con ben otto attività
commerciali impiegando un´ottantina di collaboratori e di
collaboratrici. Preminente è l´attività agricola a Novacella, a
Cornaiano e a Bolzano, poi le silviculture alpine a Riolo e a
Scalares, e infine l´enoteca, l´osteria abbaziale e il Museo. Il
pilastro della formazione è poi rappresentato dal convitto e dal
Centro convegni. Insomma Novacella, oltre che centro spirituale, è
anche un polo economico.
L´abbazia
puà essere visitata, anche perché le visite sono una fonte
d´entrate, sia che si tratti di visita in autonomia che di visite
guidate, e il percorso non è limitato al complesso degli edifici
abbaziali, ma si estende ai vigneti e al giardino. Poi ci sono le
vendite di vini e distillati, sia in loco, sia on line.
Orari
Da
lunedì al sabato
dalle 10.00 alle 17.00
(ultimo
ingresso alle 16.15)
Tariffe
Adulti
Ingresso
al museo con audioguida
|
12,00
EUR
|
Adulti
Ingresso
al museo con visita guidata (solo su prenotazione)
|
17,00
EUR
|
Bambini/Alunni
(6-19
anni)
Ingresso
al museo con audioguida o con visita guidata (solo su
prenotazione)
|
4,00
EUR
|
Studenti
universitari (con tessera studentesca, fino a 26
anni)
Ingresso al museo con audioguida
|
6,00
EUR
|
Studenti
universitari (con tessera studentesca, fino a 26
anni)
Ingresso al museo con visita guidata (solo su
prenotazione)
|
10,00
EUR
|
Senior
Ingresso
al museo con audioguida
|
10,00
EUR
|
Senior
Ingresso
al museo con visita guidata (solo su prenotazione)
|
15,00
EUR
|
Gruppi
(a
partire da 15 persone)
|
10,00
EUR / Persona
|
Giardino
storico (adulti, studenti universitari e senior)
maggio -
ottobre
giovedì - sabato ore 10 - 17
|
4,00
EUR
|
Giardino
storico (bambini/alunni)
|
2,00
EUR
|
INFORMAZIONE:
Sono disponibili prezzi d'ingresso ridotti con alcune tessere
ospiti.
Informazioni
generali sulla visita
Non
possono accedere alla chiesa, al chiostro, al Museo e al giardino
cani e altri animali.
È
permesso fotografare, sempre però senza l'uso del flash.
Solo
una parte del Museo è priva di barriere architettoniche, si può
accedere alla chiesa in sedia a rotelle solo nell'ambito di una
visita guidata. Vi preghiamo di informarci di eventuali disabilità
al momento della richiesta e della prenotazione.
All'ingresso
del complesso monastico è a disposizione dei visitatori e delle
visitatrici un parcheggio gratuito. Nelle immediate vicinanze del
monastero c'è inoltre un apposito parcheggio per i pullman,
anch'esso gratuito, da dove si può raggiungere a piedi in
dieci minuti il portone di ingresso al monastero con la biglietteria
del Museo sul piazzale antistante.
Desideriamo
informarVi che non possiamo garantire che la nostra Basilica sia
accessibile durante le visite guidate dell'Abbazia. Essendo la
nostra chiesa parrocchiale vengono svolti funerali, matrimoni e
altre manifestazioni delle quali noi non sempre siamo a conoscenza
al momento della prenotazione. Tuttavia Vi assicuriamo che i
visitatori riceveranno comunque spiegazioni sulla chiesa e potranno
visitarla in autonomia al termine della S. Messa. Vi ringraziamo per
la Vostra comprensione e restiamo a Vostra disposizione per
ulteriori informazioni.
Come
arrivare
In
auto
Prendete
l´uscita dell´autostrada del Brennero A22 "Bressanone/Val
Pusteria" e da lì seguite i cartelli stradali marroni con
indicazione Abbazia di Novacella. Girate a destra in direzione Varna
che raggiungete dopo ca. 3 chilometri. Seguite la strada principale
attraversando il paese e arrivati all´Hotel Löwenhof girate a
sinistra verso Novacella. Dopo ca. 1 chilometro siete all´Abbazia
di Novacella e trovate parcheggi subito dopo aver passato il ponte
sopra l´Isarco.
In
treno
Per
Bressanone passa l´importante ferrovia del Brfennero e ha una
propria stazione, da cui si può arrivare all´Abbazia o in autobus
in 5 minuti, o a piedi in una cinquantina di minuti.
Ospitalità:
https://www.valleisarco.net/bressanone/hotel-alloggio/
https://www.brixen.org/it/con-tutti-i-sensi/ristoranti-bressanone
Nota:
Gustare
le specialità culinarie dell'Abbazia
Quello
che produce l´abbazia finisce nelle tazze e nei bicchieri della
cantina abbaziale: dai succhi e le tisane, ai vini e le grappe di
alto livello. La base adatta, la offrono gli spuntini e le piccole
pietanze tipicamente altoatesini.
Orari
Dal
lunedì al sabato
dalle 10.00 alle 19.00
Fonti:
Abbazia
di Novacella
Wikipedia
Nota:
Le foto a corredo dell´articolo sono state reperite in diversi siti
Internet.