Natura
e spiritualità: Orvieto
di
Renzo Montagnoli
In
prossimità del confine con il Lazio e in provincia di Terni si trova
Orvieto, un paese di circa 20.000 abitanti che all´epoca in cui
l´ho visitato mi è sembrato la meno umbra di tutte le località
della regione comprese nel mio itinerario. Perché questa opinione?
Il posto è indiscutibilmente bello, ma quell´aria mistica che si
può respirare in altri luoghi non sono riuscito a percepirla. Con
ciò non intendo dire che non meriti una visita, anzi la merita
ampiamente, ma sarà forse per la struttura urbanistica (il comune è
uno dei cinquanta più estesi in Italia), oppure per la notevole
vicinanza con il casello autostradale della A1, sta di fatto che mi è
sembrato di essere in un´altra regione.
Orvieto
sorge su una rupe e le origini sono indubbiamente etrusche, passando
poi sotto la dominazione romana e, cessata questa, diventando in
epoca medievale un libero comune. Soggetta a diverse signorie, dal
1450 entra a far parte dello Stato della Chiesa, restandovi fino al
1860 quando sarà inglobata nel Regno d´Italia. Per il resto c´è
poco da dire, tranne che nel corso della seconda guerra mondiale fu
un caposaldo della linea Albert che si collegava con il lago
Trasimeno, così che fu difesa tenacemente.
Non
credo ci sia altro da riferire di storicamente importante, per cui
ritengo opportuno passare alle mie esperienze di visita relativamente
a ciò che ho potuto vedere, che non è molto, perché sono rimasto
dalla mattina fin quasi a sera, quando per un itinerario completo
servirebbero un paio di giorni.
Indubbiamente
famoso e tappa d´obbligo è il Duomo, con la sua imponente facciata
gotica, che all´interno, fra numerose opere, ha un ciclo di
affreschi con temi ricollegabili al Giudizio Universale realizzati da
Luca Signorelli, succeduto al Beato Angelico. Ovviamente non si
tratta dell´unico edificio religioso, perché ce ne sono molti
altri, fra i quali spicca la Chiesa di San Giovenale, la cui
edificazione risale al 1004.
Poi
ci sono gli edifici civili, dal medievale palazzo del Comune alla
Torre del Moro del XIII secolo, senza dimenticare Palazzo Farina, che
accoglie il Museo Civico, e i limitrofi palazzi papali che ospitano
il Museo dell´Opera del Duomo.
Non
si può però lasciare Orvieto senza una visita al celeberrimo Pozzo
di San Patrizio, scavato fra i 1527 e il 1537, su progetto di Antonio
da Sangallo il Giovane con il preciso scopo di rifornire
adeguatamente il comune. E´ una realizzazione di alta ingegneria,
con una profondità di 62 metri e con due scale elicoidali
indipendenti, tali da permettere a chi scende per prendere acqua di
non incontrarsi con chi risale.
Da
ultimo, ma non perché meno importante, c´è, appena fuori le mura,
la necropoli etrusca di Crocifisso del Tufo, risalente all´incirca
al IV - V secolo a.C., a cui si può giungere anche a piedi dal
centro cittadino attraverso un suggestivo percorso.
A
parole sembra sia possibile una visita veloce, ma già il Duomo
richiede un lasso di tempo non indifferente.
Insomma,
se avete tempo, una sosta di un paio di giorni vi consentirà di
raggiungere e vedere tutte le costruzioni più caratteristiche, come
la Fortezza Albornoz, Orvieto sotterranea, la Chiesa di San Domenico
e altre.
Come
arrivare a Orvieto
Con
l´auto è semplicissimo, perché il casello dell´Autostrada del
Sole dista solo quattro chilometri e mezzo dal centro cittadino.
In
treno è altrettanto semplice, perché la stazione si trova sulla
tratta Roma - Firenze - Milano e da lì si va in centro o a
piedi, o più rapidamente e con minor fatica con la funicolare.
Ospitalità
a Orvieto
https://www.orvietoviva.com/#dormire-mangiare-orvieto
Fonti:
Wikipedia;
OrvietoViva
Nota:
Le fotografie a corredo dell´articolo sono state reperite in
diversi Siti internet