Il
castello di Ponti sul Mincio e il Forte Ardietti
di
Renzo Montagnoli
Castello
di Ponti sul Mincio
"Paese
che vai, castello che trovi" verrebbe da dire pensando alle
innumerevoli roccaforti che punteggiano il territorio italiano,
spesso situate in cima a dei rilievi, ma anche distese nella pianura,
nei pressi di un corso d´acqua, a guardia e difesa di un borgo. Ce
ne sono molte anche in provincia di Mantova, alcune in discreto stato
di conservazione e pertanto in genere visitabili, altre invece in
parte distrutte o limitate ai pochi muri rimasti in piedi dopo
distruzioni operate dall´uomo o anche vittime dell´incuria nel
tempo.
In
provincia di Mantova, sul confine di quella di Verona e a pochi
chilometri dal lago di Garda c´è il paese di Ponti sul Mincio,
piccolo con non più di 2.300 abitanti, adagiato ai piedi di un
antico castello, edificato in una posizione strategica con ogni
probabilità dopo la conquista del potere a Verona di Mastino I della
Scala fra il 1260 e il 1276 ed appunto il 1276 è l´anno in cui per
la prima volta la struttura è citata in un documento. Era parte del
complesso difensivo chiamato Serraglio, che in origine poteva contare
sui castelli di Valeggio, Gherla e Villafranca, con lo scopo di
difendere il territorio veronese dalle incursioni dei milanesi e dei
mantovani. La roccaforte si può definire un "castello recinto",
a forma di poligono, racchiuso dentro cinque torri, due delle quali
sono delle costruzioni serrate da mura, mentre le altre tre sono
delle rientranze del cammino di ronda. La porta si apre verso il
borgo di Ponti ed è preceduta da un rivellino a forma di camera in
origine con doppia chiusura e con ponte levatoio. Non si hanno
notizie di fatti d´arme che lo abbiano interessato in modo
particolare, anche se la proprietà dal secolo XV passò a Venezia;
la sua destinazione difensiva restò invariata fino al XVIII secolo,
allorché vi fu collocato il serbatoio dell´acquedotto, in seguito
demolito, mentre l´interno della cinta muraria ebbe una
destinazione agricola, con coltivazione di ortaggi fino a quasi i
nostri giorni. Per fortuna, in tempi recenti, si è provveduto al suo
restauro e ora il castello, che si scorge all´ingresso del paese,
sia che si provenga da Peschiera che da Mantova, è un piacevole
biglietto da visita e a proposito di visite si tratta di un opera
accessibile al pubblico.
Orari
di visita e prezzi dei biglietti
Il
castello è aperto nei seguenti giorni e orari:
Fino
al 30/06 solo nel weekend (10-12 e 15.30-18.30)
Dal
01/07 al 16/09 tutti i giorni, tranne il lunedì (10-13; 16-19)
Dal
22/09 al 28/10 solo nel weekend (10-12 e 15.30-18.30)
Biglietto
di ingresso singolo maggiorenni Euro 5,00
Biglietto
di ingresso singolo da 14 a 18 anni Euro 2,00
Ingresso
gratuito per i minori di 14 anni
Info
ufficio Turismo del Comune Tel. 0376813351 telefonando dal lunedì al
sabato dalle ore 9 alle 12 o scrivendo
a info@comunepontisulmincio.mn.it
Arrivare
a Ponti sul Mincio è abbastanza semplice e si utilizza la strada che
attraversa perpendicolarmente i colli mantovani da Nord a Sud, cioè
da Peschiera del Garda e da Volta Mantovana, primo paese arroccato su
una collina che si incontra, provenendo da Mantova sull´asse viario
Mantova - Brescia e con preventiva deviazione dopo il paese di
Goito.
Ospitalità
a Ponti sul Mincio
Dove
dormire
http://www.parcodelmincio.it/dormire.php?comune=20044
Dove
mangiare
http://www.parcodelmincio.it/mangiare.php?comune=20044
Fonti:
Wikipedia;
Ponti
sul Mincio Turismo;
Parco
del Mincio.
Forte
Ardietti
La
visita del castello di Ponti sul Mincio è abbastanza veloce e
allora, visto che si è già in loco, è opportuna una puntata al
vicino Forte Ardietti.
Si
tratta di una delle fortificazioni del famoso Quadrilatero, la linea
difensiva realizzata dall´Impero Austro-.Ungarico per fronteggiare
la minaccia del Regno di Sardegna. Si trova a nemmeno due chilometri
da Ponti sul Mincio in località Mano di Ferro, a cavallo della linea
di confine fra il comune mantovano e quello di Peschiera sul Garda.
Il forte fu costruito in due fasi, una prima fra il 1853 e il 1859,
in cui fu scavato il fossato, furono edificate le opere in terra, le
Caponiere e il muro alla Carnot; nella seconda fase, fra il 1859 e il
1861, fu eretto il ridotto centrale a completamento dell´opera
stessa. Diventò così una delle fortificazioni più efficaci del
quadrilatero; contava una guarnigione di 612 uomini e aveva in
dotazione 25 cannoni di diversi calibri, fra i quali 4 pezzi moderni
a canna rigata e a retrocarica. Dopo la conclusione della seconda
guerra di Indipendenza nel 1866 il forte Ardietti passò al Regno
d´Italia, mantenendo inalterata la sua struttura e il suo scopo
difensivo fino al 1918 allorché venne declassato a deposito
munizioni, funzione che mantenne fino al 1998, quando divenne
proprietà del Demanio. Fu allora riconvertito a museo, ospitando
alcune artiglierie di diverse epoche, che vanno dal 1500 alla guerra
di Corea, in una struttura che è perfettamente conservata.
Il
Forte Ardietti è aperto nei seguenti giorni e orari:
Fino
al 30/06 solo nel weekend (10-12 e 15.30-18.30)
Dal
01/07 al 16/09 tutti i giorni, tranne il lunedì (10-13; 16-19)
Dal
22/09 al 28/10 solo nel weekend (10-12 e 15.30-18.30)
Biglietto
di ingresso singolo maggiorenni Euro 5,00
Biglietto
di ingresso singolo da 14 a 18 anni Euro 2,00
Ingresso
gratuito per i minori di 14 anni
Info
ufficio Turismo del Comune Tel. 0376813351 telefonando dal lunedì al
sabato dalle ore 9 alle 12 o scrivendo
a info@comunepontisulmincio.mn.it
Per
arrivare al forte valgono le stesse indicazioni fornite per giungere
a Ponti sul Mincio, dove si troveranno le informazione per poter
visitare il monumento.
Anche
per dormire e mangiare valgono le stesse indicazioni fornite per la
visita al castello di Ponti sul Mincio.
Fonti:
Ponti
sul Mincio Turismo;
Parco
del Mincio.
Nota:
le fotografie a corredo dell´articolo sono state reperite in
diversi siti Internet; le prime tre, scendendo dall´alto, sono
relative al Castello di Ponti sul Mincio, le altre sono inerenti il
Forte Ardietti.