Il
mercante di Prato.
La
vita di Francesco Datini. Alle origini del capitalismo italiano
di
Iris Origo
Corbaccio
Editore
Biografia
Pagg.
372
ISBN
978-8879725897
Prezzo
Euro 21,00
Ritratto
di un progenitore del capitalismo
Chi
direbbe che l´autore di Il Mercante di Prato è lo
stesso di Guerra in Val d´Orcia? E invece è così, perché
Iris Origo, che così bene ha tratteggiato l´esperienza personale
del secondo conflitto mondiale in Val d´Orcia, ha scritto anche la
biografia di questo mercante di Prato, vissuto nella seconda metà
del XIV secolo, un uomo che si fa da sé e che è il prototipo del
moderno mercante. Sa investire e sa differenziare gli investimenti
per limitare il rischio, accumula i guadagni non per tenerli in
saccoccia, ma per renderli produttivi. Formatosi ad Avignone,
allorché era sede papale, è ovunque presente con filiazioni laddove
esista una possibilità di commerci e di guadagni, non vive per il
denaro, ma per il piacere di accrescere le proprie capacità
imprenditoriali, un uomo raro anche oggi e che, in un periodo storico
in cui era perfino impossibile pensare che un giorno ci sarebbero
stati i computer, tiene scrupolosamente i registri contabili, ha un
attrezzato un archivio della corrispondenza, insomma è uno che non
teme di lasciare traccia di sé e infatti la sua corposissima
documentazione è stata rinvenuta nel XIX secolo durante i lavori di
restauro del suo palazzo. Iris Origo ne ha preso visione, l´ha
catalogata, l´ha usata a supporto di una biografia che si potrebbe
anche intitolare "Nascita del capitalismo in Italia", e
in questo senso questo libro è un testo di storia economica, fonte
indispensabile per gli studiosi della materia, perché se ogni epoca
ha i suoi eventi in tema, restano sempre quelle le motivazioni che
portano alla nascita del capitale. Francesco Datini non avrebbe mai
potuto immaginare che dopo quasi sei secoli una donna avrebbe messo
meno ai suoi conti, alle sue carte, alle sue lettere per dare vita a
un´opera il cui valore è senz´altro rilevante, tanto più
rilevante ove si consideri che il capitalismo di Datini ha il volto
umano, non è gretto, non persegue la ricchezza per la ricchezza, ma
per realizzare un sogno che è in lui e che sempre l´accompagna,
senza dimenticare che il materialismo di tanti oggi stride con
l´umanità di un uomo che, ricco a dismisura, donò la sua immensa
fortuna per opere di carità, timoroso sì di quel che avrebbe potuto
trovare nell´aldilà, ma anche consapevole che la vita è fatta di
dare e avere e che lui, che per la sua capacità tanto aveva avuto,
era giusto che altrettanto restituisse.
E´
brava Iris Origo, perché quando c´è questa abbondanza di
materiale è un momento perdere il filo del discorso, e invece lei ha
saputo scegliere, così che, oltre alla vita di questo mercante, ha
fornito anche il ritratto di un´epoca, nelle sue più normali e
consuete sfaccettature. Ha capito infatti che esiste interdipendenza
in tutti gli eventi e che anche l´economia non è materia astratta,
ma è da correlare all´etica e agli aspetti sociali del periodo
storico a cui si riferisce.
Da
leggere, senz´altro.
Iris
Origo (Birdlip,
15 agosto 1902; Siena, 28 giugno 1988) ha raggiunto la fama con
alcune opere come Il
mercante di Prato, Immagini
e ombre, Un
brivido nell'aria e,
soprattutto, Guerra
in Val d'Orcia,
un diario divenuto un classico della letteratura di guerra, che svela
le condizioni dell'Italia e della vita nelle sue campagne prima della
grande trasformazione seguita alla fine del conflitto e allo sviluppo
economico.
Renzo
Montagnoli