Presentazione
di "C´era una volta"
di
Renzo Montagnoli:
Le
favole in genere cominciano con "C´era una volta",
un artificio per narrare di personaggi e fatti mirabolanti, cioè non
realistici, ponendoli in uno spazio temporale vago, ma assai lontano
nel tempo, affinché qualcuno dei lettori più anziani possa pure lui
illudersi che si tratti di qualcosa di veramente avvenuto.
Il
mio "C´era una volta" è diverso, perché il
periodo di tempo è ben identificabile, ciò che viene descritto è
vero, magari ricorrendo anche a un po´ di enfasi, e serve per
ricordare a chi all´epoca c´era, e ancora c´è, nonché ai nati
successivamente, quelle che sono le nostre radici. E´ importante
sapere da dove veniamo, perché solo così è possibile entrare in
una continuità dove, pur con picchi diversi, tutto è frutto di
azioni già avvenute; in difetto, si è incapaci di vivere umanamente
il presente ed è del tutto impossibile porre le basi per il futuro.
E´
per questo motivo che mi sono deciso a scrivere questi racconti, che
sono poi costituiti da miei ricordi, un po´ perché rievocare è
ripercorrere la propria esistenza, un po´ perché mi sembra giusto
che gli altri, soprattutto le nuove generazioni, sappiano come è
stata la vita, soprattutto quella della prima infanzia, dei loro
nonni.
Il
piano dell´opera prevede sette prose, e cioè:
Come
si viaggiava
La
scuola
Le
amicizie
Cosa
si mangiava
La
villeggiatura
La
fine dell´indigenza e l´inizio del miracolo economico
Cosa
resta.
Per
quanto ovvio non saranno resi pubblici tutti contemporaneamente, ma
di tanto in tanto, con una certa periodicità.
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