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  Scritti di altri autori  »  Narrativa  »  La bacchetta magica del Natale, di Danila Oppio 22/12/2022
 
La bacchetta magica del Natale

di Danila Oppio



Fata Serenella era perplessa, non sapeva cosa regalare ai bambini del mondo per Natale.

Molti piccoli avevano di tutto, altri proprio nulla. Ma non sono i giochi quel che lei desiderava donare ai bambini, piuttosto cose o situazioni di cui avevano veramente bisogno.

Le guerre esplodevano quasi in ogni luogo, e a lei questa faccenda non piaceva per nulla.

In alcuni luoghi del mondo mancava l’acqua, i bimbi morivano di sete, e non solo loro.

In altre zone soffrivano la fame, o venivano colpiti da malattie piuttosto gravi.

Insomma, Serenella era molto preoccupata, allora chiese alla Regina delle Fate di darle una bacchetta magica che facesse meraviglie.

La Regina le disse che per poterla usare, doveva caricarla di tanto Amore, altrimenti non avrebbe funzionato a dovere.

  • Oh, di amore ne ho tanto nel cuore, ma quella bacchetta dovrebbe farlo nascere anche nel cuore degli umani, altrimenti quel che desidero donare ai bambini non sarebbe sufficiente.

  • Stai tranquilla, farò in modo che questa bacchetta trasformi i cuori degli uomini.

  • Grazie mia Regina!


Fata Serenella pensò che dovesse cominciare a volare sul mondo molto prima di Natale, per riempire i cuori di tanto Amore.

Volò sopra i Paesi dove infuriavano le guerre, e gettò la polverina magica che fuoriusciva della bacchetta.

Poi volò sopra quei Paesi dove non pioveva da tanto tempo e la siccità bruciava ogni cosa.

Fece piovere, di una pioggia leggera che non causasse alluvioni o allagamenti.

Inviò poi medicine per curare quelle malattie che facevano soffrire i bambini.

Quindi, sempre usando un particolare movimento della bacchetta, creò una carovana di camion pieni di cibarie, di ogni tipo e sapore, per nutrire i bambini e le loro famiglie, che da tempo non avevano nulla da mettere sotto i denti.

Sperava che per Natale tutti fossero felici, perché non sono le cose inutili a donare felicità, ma il necessario per vivere serenamente.

Il lavoro di Serenella non è cosa da poco, ma se gli esseri umani non si impegnano ad abbracciare la fratellanza, la generosità e tutti quei sentimenti che fanno parte della parola Amore, la sua sola bacchetta magica può fare ben poco.

Il Natale più bello è apprendere che le guerre sono scomparse dal mondo, che nessuno muore di fame o di sete, che tutti abbiano l’opportunità di curare la propria salute.

Cara Fata Serenella, tu fai quel che puoi, e noi ci impegneremo di affiancarti in questi bellissimi doni natalizi, perché l’Unione fa la Forza. Purtroppo, una sola bacchetta magica non serve, se tutta l’umanità non si impegna sul serio.

Noi abbiamo apprezzato le tue buone intenzioni, ma il cuore degli uomini non sempre accoglie il vero Amore. Che sia un Natale colmo di buone notizie!





 
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