Pensieri
mille miglia lontani...
di
Gavino Puggioni
Mi
cingevo della tua tristezza
spostando
la mia gioia, finta,
su
ali di farfalla
sfuggite
al vento del fuoco.
Mi
svuotavo delle mie emozioni
per
essere a te vicino,
mentre
un passero solitario
sfuggiva
al suo assassino.
Mi
liberavo del tuo abbraccio,
se
per un attimo mi distraevo
per
la cattiveria umana,
mentre
la luna s'adombrava.
Il
sole mi bruciava anche
i
sentimenti, mentre la mia barca,
nuda,
scarrocciava e s'inabissava,
accarezzata
dai venti.
In
quel mare che io non toccavo,
il
tuo respiro anelavo,
quando
il mondo andava a rotoli
e
il desiderio di vita cancellavo.
Io,
tu, noi e tutti quelli che ci volevano bene,
lontani
miglia di pensieri arrugginiti,
quando
menti distorte e infami
portavano
fame e sete anche a noi,
poveri
umani.
Non
avevo niente da meditare,
non
avevo niente da ascoltare,
se
non la musica delle tue parole,
che
incantavano le nuvole,
anche
quelle sole.
E
la pioggia non cadeva
e
la polvere saliva al cielo
mentre
i bambini sull'arsa terra
giocavano
e gridavano - allegria!
Non
c'è più la guerra!
In
questo mondo immondo
affondavo
il mio pensiero,
mentre
il vento di maestrale,
libero,
zittiva anche le cicale.
Da Le
nuvole non hanno lacrime (Il Foglio, 2011)