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  Scritti di altri autori  »  Poesie  »  Desolazione, di Ernesto Flisi 03/08/2024
 

Desolazione

di Ernesto Flisi



Dopo la curva ad angolo

di quella strada sperduta,

tra fossati e vecchie querce,

dove ancora domina, immutata,

la natura rigogliosa e disordinata,

tra occhiuti aironi e furtive gallinelle d´acqua,

mi è apparsa ancora la tua casa vecchia e modesta.


Lucchetto al cancello,

imposte chiuse,

i tuoi gatti a vuoto raminghi,

disadorna la vite maritata,

in disarmo l´orto

e penetrante il silenzio.


Qui un tempo d´estate

si veniva, urlanti ragazzi,

in bicicletta con gare sfrenate,

a pescare nei fossi

e con un invito ci accoglievi,

a tacitare, con rustico cibo,

l´adolescenziale fame

e brillavano gli occhi.


Ora, ospite di una RSA,

(potere illusorio delle parole!)

in un asettico lindore,

a te sempre sconosciuto,

trascorri ripetitivi giorni,

mentre la fiamma della vita,

soffiata dal vento del tempo,

vacilla e ondeggia.


Nella tua mente ora,

per gli estranei alterata,

chissà cosa passa.

E talvolta ancora i tuoi occhi

silenziosi luccicano,

come in primaverili mattine,

dopo una notte di vento,

all´apertura degli scuri,

in un limpido cielo di vetro,

all´orizzonte lontano,

ti si stagliavano nitide

le montagne innevate

e a pieni polmoni respiravi libertà.


Da Sulle rive dei fossi (Edito in proprio, 2022)

 
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