All´ombra
di un roseto
di
Aurelio Zucchi
Brillo
d´azzurro, venendo dal mare,
fui
attratto da strani capelli
con
colori cangianti all'istante
al
posarsi d'ogni raggio di sole
tra
foglie, spine, petali e steli.
Nel
nero, nel castano, nell'argento,
nel
biondo e nel rosso di quei crini
e
negli occhi, blu, verdi, chiari e scuri
in
rapida sequenza vidi donne,
fanciulle,
giovani, mature e vecchie
nelle
pose che natura vuole.
Se
ne stava, direi quasi nascosta,
all´ombra
di un roseto strepitoso
ma
di maggio non era quel mattino.
Oh
poesia che vieni a sostegno,
lei
era bella, non aggiungere altro!
Mi
avvicinai per conoscerla un po´
ma
lei si ritrasse quasi avesse paura.
Poi
apprezzò l'ingenuo mio fare
e
sedemmo sul sasso del tempo che va.
Domandai
se si fosse smarrita
e
se qualcuno la stesse cercando.
Tranquillo,
mi disse, mi cercano tutti.
Succede
che a volte mi trova chi insiste.
Qual
è il tuo nome, cauto le chiesi.
Mi
chiamo Felicità!
Guardai
mille rose fare un inchino,
cercai
di afferrarla con tutto me stesso
ma
quell´incanto nel frattempo svanì.
Nell´erba
germogliò un girasole.