Germogli
d´ascolto
di
Marina Minet
Era
il sole a est che apriva la preghiera
di
noi bambine, sedute sulla pietra
ai
piedi della madre d´ogni pianto
Deus
ti salvet Maria, cantava
l´intenzione
fondendoci
lo sguardo in uno solo
Il
redentore in braccio e un nastro di bontà
lungo
una vita, l´altra Gerusalemme dei nuraghi
Poi
celebravamo la giornata
senza
capire il vento né la pioggia
i
frutti del calvario e gli argini dell´uomo
che
adesso come allora
d´affanni
sul cammino riempie il carro
È
lì che ti ascoltai la prima volta -
sospesa
in un coro di silenzio
-soffiare
fra le foglie il tuo martirio
Non
ti conoscevo mentre correvo scalza
lasciando
che la sabbia raccontasse
d´ogni
tuo granello lievità
Mi
voltavo incredula a guardare ed era tutta lì
la
tua parola
fra
le mie impronte mute, abbandonate
per
venirti incontro
(Le
colonie della mia infanzia erano spesso accompagnate dall´Ave Maria
sarda)
Da Pianure
d´obbedienza (Macabor, 2023)