Si
recitava il "Requiem"
di
Tarana Turan Rahimli
Dentro
il silenzio della notte
Si
recitava il "Requiem"-
Come
la ninna nanna dell'ultima notte.
Quel
cuore batteva
All'interno
di voci misteriose.
Superava
i limiti del tempo,
Superava
i confini
In
tutto il globo
Si
stava recitando il "Requiem".
Le
note avvolte dalle fiamme,
Le
dita di Mozart
Bramanti
i tasti del pianoforte
Sono
state avviluppate dal fuoco.
Le
sue labbra che la morte ha lasciato
Dopo
averle baciate di nascosto
Sussurravano
ancora
Suonando
"Requiem".
Il
buio della notte
Puzzava
di angoscia e dolore.
Il
suono scendeva in un pozzo,
E
a volte emergeva in superficie.
Il
destino del giorno che stava per esplodere
È
stato scritto al momento giusto.
Il
cuore del compositore
Annoiato
Stava
suonando il "Requiem"
per
l'ultima volta.
Mancava
meno tempo al mattino,
Quel
cuore aveva plasmato la sua essenza
Sui
suoni.
La
sua faccia impallidì
Segni
di un bacio sulle labbra
Mozart
sorrideva
Alla
ninna nanna dell'ultima notte.
Da Ho
amato persino la pietra (Il Cuscino di stelle, 2023)