Inverno
di paese
di
Maria Pina Ciancio
Noi
che abbiamo corso e riso
con
le ginocchia sbucciate a sangue
che
ci siamo perduti e ritrovati
che
abbiamo amato e soffocato il pianto
sulla
calce scrostata e calda
Abbiamo
il fiato e l’ombra corta oggi
tra
i silenziosi vicoli e le piazze
in
cui la storia
quella
raccontata e quella dei ricordi
si
impasta con la vita e lievita
nei
silenzi aspirati delle case
di
consuete abitudini, di parole lente
di
sorrisi in attesa, di sguardi sognati
a
tratti ancora convalescenti
Da Storie
minime (Fara, 2009)
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