Area riservata

Ricerca  
 
Siti amici  
 
Cookies Policy  
 
Diritti d'autore  
 
Biografia  
 
Canti celtici  
 
Il cerchio infinito  
 
News  
 
Bell'Italia  
 
Poesie  
 
Racconti  
 
Scritti di altri autori  
 
Editoriali  
 
Recensioni  
 
Letteratura  
 
Freschi di stampa  
 
Intervista all'autore  
 
Libri e interviste  
 
Il mondo dell'editoria  
 
Fotografie  
 
 
  Poesie  Narrativa  Poesie in vernacolo  Narrativa in vernacolo  I maestri della poesia  Poesie di Natale  Racconti di Natale 

  Scritti di altri autori  »  Poesie  »  All’incrocio, di Giuseppe Carlo Airaghi 31/07/2021
 
All’incrocio

di Giuseppe Carlo Airaghi



Erano le cinque di un giorno feriale.

Sul bianco delle strisce pedonali

i due potenziali amanti

inciamparono nei reciproci sguardi

e nel vento teso

che dalla costa del monte

invadeva i nervi ed i viali.

Si mostrarono l’un l’altra

le ginocchia sbucciate,

la risata di una complicità inespressa.

Non era il luogo adatto

per organizzare incontri con il destino

tra una folla di cappotti e schiene,

di bambini stanchi di stringere la mano

a madri frettolose.


Erano le cinque di un giorno feriale

l’impazienza dei clacson sovrastò gli squilli

di un’annunciazione non udita,

la città premeva nel ringhio

dei motori al semaforo,

i due si sorrisero ancora e per sempre

incamminandosi in direzioni contrarie.

Non si incontrarono più.


Da Quello che ancora restava da dire (Fara, 2020)


 
©2006 ArteInsieme, « 014975713 »