Compagno
Bruno
di
Gabriele Oselini
Non
so se vedono
ancora
i
tuoi occhi
compagno
Bruno
vicino
ai tombini
otturati
di foglie
dalla
pioggia
invasiva
di
giugno
mentre
rotoli
verso
un caffè.
Dorme
ora la tua anima
capace
di assalti
un
tempo verdi
di
alberi amati
lungo
la strada di Po
dove
il flusso
sempre
uguale
dell’acqua
grigia
al
nostro orecchio
incantato
suonava
come onda
d’oceano.
Da Piove (Fara,
2011)
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