Di
te conosco
di
Angela Caccia
a
Davide Rondoni
Di
te conosco le
braci
in quello
sguardo
altrove
un
brillio lontano
come
di vetro schiuso
all’imbrunire
di
te so la parola
tonda
calibrata
e
l’eccessiva
del
dio caduto e
rotolato
nella polvere
–
i
tuoi versi ne colmano
calice
e patena.
Pelle
di Penelope la mia
slega
e allenta di notte
quanto
rabbercia il giorno
così
ti porto
e
da sempre
stella
polare
nella
mia poesia.
Da Nel
fruscio feroce degli ulivi (Fara, 2013)
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