Un
giorno, un lago, un treno
di
Piero Colonna Romano
In
quel terso azzurro d'un cielo montano
d'aerei
le scie s'intreccian lontano.
Sorpresa
è la luna, ch'è amante del sole,
si
tuffa nel lago, nascondersi vuole.
Nel
mentre due gatti, d'amore appagati,
rivivon
sui tetti quei sogni passati,
di
fiaba un trenino la valle percorre,
fa
un fumo turchino che al cielo già corre.
Nel
caldo tepore di calma mansarda
la
pace m'avvolge, divien l'ora tarda.
La
pace del lago così rassicura,
rispecchia
i colori, cancella paura.
E
un cantico dolce nell'aria si sfuma,
è
un suon di campane che lieve è sì piuma.
La
neve è sui monti, sì dolce è la brezza
e
tutto è avvolto da grande purezza.
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