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  Racconti  »  Noir  »  Fiori appassiti 10/04/2006
 

“ Eccomi, di nuovo, puntuale,  ogni tre giorni, con i fiori nuovi, belli freschi, comprati poco fa. Non si può dire che non mi curi di te, anzi nessuna è così costante da venire qua, caldo o freddo, sole o pioggia. Sì, solo io, amore mio, in un ricordo che non si è mai spento. Di te rammento tutto: quando ci siamo conosciuti, le lunghe passeggiate insieme, i primi baci, e anche il resto. Anzi, non puoi capire quanto mi manchi il resto, come la giornata vuota lo diventi ancora di più la sera quando mi corico in un letto che è sempre troppo grande. A volte, spenta la luce, il pensiero corre al passato, alle tue mani, così prodighe di sapienti carezze, a certe notti che nemmeno abbiamo dormito. La voglia c'è, è naturale, mica sono di legno, ma resisto, soffoco il tutto in una fedeltà che non conosce crepe.

Sembra ieri che te ne sei andato, che in punta di piedi sei scomparso nell'ombra. A volte ti immagino lassù a guardarmi e quando rivolgo lo sguardo al cielo per un momento ho l'illusione di scorgere il tuo bel volto in qualche nuvoletta che spezza l'uniformità dell'azzurro. Certo che il mio amore per te è superiore a qualsiasi difficoltà, al trascorrere del tempo, perfino all'appannamento della memoria.

 

 

Sì, non c'è alcun dubbio che io abbia amato te più di quanto tu abbia amato me e per questo tu sei ancora mio, sei ancora dentro di me. Mentre io sfiorisco tu sei sempre lo stesso, come l'immagine dei giorni felici che ora mi guarda dalla fotografia con la cornice di ottone.

Io ho saputo fermare il tuo tempo e tu sei rimasto tale e quale, senza che i capelli cominciassero a imbiancare e le rughe a increspare il tuo volto, come invece accade a me.

Se questo non è amore, che cos'è allora? No, sei proprio l'uomo più fortunato del mondo.

- Zia, è ora di andare.

“Vado, ma fra tre giorni ritorno con i fiori freschi.

- Possiamo andare.

- A volte mi chiedo se stai meglio, se sei guarita; dopo così tanti anni non ti sei ancora stancata di venire qua ogni tre giorni. I dottori che ti hanno curato forse non sono stati bravi, ma probabilmente il tuo caso è particolarmente difficile. Ricordi?

- Come fosse ieri! Gli ho tolto la vita solo perché non mi vedesse invecchiare.

 

 
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