Carlos Alberto Montaner
La
moglie del colonnello
Edizioni Anordest,
2012
www.edizionianordest.com – info@edizionianordest.com
Euro 15 - Pag,
220 - Edizione rilegata
Traduzione di Marino Magliani
Incontriamo Carlos Alberto Montaner, autore de La
moglie del colonnello, per parlare del suo ultimo romanzo, appena uscito in
Italia dopo aver riscosso un buon successo negli
Strati Uniti e in Spagna. Si tratta di una storia d'amore, ma diversa dal
solito, perché è il racconto del tradimento della moglie di
un eroe della rivoluzione cubana che si trasforma in un thriller erotico con un
finale imprevedibile. L'autore scrive la storia dalla parte della donna, compiendo
un'indagine profonda sulla sessualità femminile e sul machismo cubano, ma non trascura di denunciare la mancanza di
libertà che affligge Cuba dal 1959. Il romanzo è ambientato nella situazione
cubana degli anni Ottanta, in piena guerra d'Angola, ma
gran parte della storia (il tradimento di Nuria) si
svolge a Roma. La psicologa cubana vive nella città eterna un momento
disinibito della sua vita, perché conosce il sesso senza complicazioni
sentimentali con un amante italiano, convinta che il rapporto extraconiugale
non metta in pericolo la relazione con il marito. Valerio Martinelli, il
seduttore italiano, è un erotomane consumato, un uomo che fa del sesso un
motivo di vita ed è destinato a condurre Nuria su una
strada molto pericolosa. Marco Aguinis definisce Carlos
Alberto Montaner un erede di Henry Miller, ma l'autore
non è del tutto d'accordo perché ritiene la narrativa di Miller molto più
brutale. “La rivoluzione comincia con il chiederti la coscienza e finisce per
confiscarti i genitali”, afferma lo scrittore cubano in esilio, il giornalista
più letto del mondo latinoamericano.
Il comunismo controlla le infedeltà coniugali?
Il comunismo è un occhio che spia e che vede tutto. Il Governo di
solito notifica ai membri più importanti del partito i dettagli sulle infedeltà
delle loro mogli. La donna deve stare a casa, secondo
il Partito, e con le gambe ben chiuse.
Cosa cerca il castrismo sotto le lenzuola?
Si tratta di machismo-leninismo, una variante dialettica del
testosterone. Cerca di sottomettere la santa sposa. Per fortuna non ricorre alla ablazione del clitoride.
Perché il comunismo pretende che le donne dei capi debbano essere
“sottomesse madri di famiglia, monogame e dedite a una sessualità in esclusiva”?
Perché il comunismo è fallocratico. I gerarchi cubani ignorano la
natura umana. Cuba è una società patriarcale organizzata intorno a un caudillo.
Il maschio rivoluzionario può essere promiscuo? La condotta
trasgressiva eterosessuale viene censurata?
Al contrario. La esaltano. Ma quando la
vedova del Che, che era giovane e bella, decise di sposarsi di nuovo, a Fidel
non andò per niente a genio. Le donne dei miti devono morire caste e vestire di
nero, come le eroine di Lorca.
Fidel Castro ha numerosi figli illegittimi. Due di loro vivono
negli Stati Uniti e
altri a Cuba. Che cosa dicono del padre?
Fidel è un padre padrone. Meglio dire era, perché ormai è quasi
fuori gioco. È stato un pessimo presidente, ma come capofamiglia ha fallito
completamente.
Nuria Garcés, psicologa, è La moglie del colonnello Arturo Gómez, che sta combattendo in Angola. Nel suo romanzo, la
donna tradisce il suo uomo in Italia, a Roma, con un erotomane incallito, un
certo Martinelli. L'ombra della dittatura cubana si spinge fino alla città
eterna per punire Nuria e al tempo stesso per
tutelare il suo onore. Quale onore?
La disgrazia di Nuria è quella di non sapere che l'onore della rivoluzione abbia
sede nel suo organo sessuale. Per una donna non è facile vivere con un
poliziotto nascosto nelle mutande.
Lo Stato cubano è caratterizzato da un incredibile machismo?
Certamente. È una proiezione del machismo di Fidel, che per
decenni ha tenuto nascosta la sua sposa.
Il machista
Castro ha trasformato l'isola in un paradiso sessuale.
Specialmente per i turisti.
La letteratura ha un sesso?
A volte. Ci sono sia una letteratura
clitoridea che una letteratura fallica, ma non sono sempre associate al sesso
dei suoi autori.
Fidel Castro potrebbe essere equiparato al Marchese De Sade?
Se proprio devo trovare un antenato aristocratico per Fidel, credo
che sia più vicino al conte Dracula.
Leggete La moglie del colonnello. Scoprite
Carlos Alberto Montaner. Un grande
giornalista, un politologo di fama, ma anche un narratore di razza. Il
merito dei piccoli editori è quello di andare a scovare
le chicche inedite e regalarle al pubblico. L'intelligenza dei lettori dovrebbe
essere quella di non fermarsi a Fabio Volo, Federico Moccia
e al fenomeno di turno pubblicizzato
dai media.
Gordiano
Lupi
www.infol.it/lupi