Intervista a Eufemia
Griffo.
Eufemia Griffo,
scrittrice di prosa e poetessa, cura personalmente il blog che ha creato nel Luglio
2006, Aldebaran la Stella dei Sogni (http://eufemiag.splinder.com) e Memorie di una Geisha, multiplog
che ospita solo poesie in metrica giapponese (http://eueufemia.splinder.com).
Eufemia
collabora attivamente con gruppi di scrittura, portali letterari, come
www.Raccontare.com e riviste
di cultura letteraria, come Il Refolo, diretta dallo scrittore, Alessandro Troisi.
Collabora con la
rivista letteraria Il Refolo http://freeweb.supereva.com/alessandrotroisi/page005.htm?p
dello scrittore saggista, Alessandro Troisi, sui cui numeri del 2006 sono apparsi due suoi
racconti di narrativa, una poesia ed una recensione curata da Alessandro Troisi relativamente ai due e book di Eufemia presenti sul
portale di scrittura e con il sito letterario
“Raccontare” (www.raccontare.com). Di recente è uscito il primo numero della rivista di
cultura Sagapò, di cui Eufemia è collaboratrice,
insieme a scrittori, poeti e fotografi.
Collabora al Magazine
di fotografia “In bianco e nero” e pubblica sul prestigioso sito dello
scrittore Renzo Montagnoli
“Arteinsieme”.
Numerosi i racconti
presenti in e book pubblicati su diversi blog di multiscrittura.
Nel 2007 è uscita la
sua prima raccolta di poesie “Di nascosto” ed Lulu e
“L'antica pergamena”, raccolta di poesie in metrica e a verso libero, dedicate
all'universo di Tolkien.
Ha pubblicato varie
sillogi di poesie con autori vari a cura della Vitale
edizioni e anche racconti.
Sul sito www.raccontare.com sono presenti tre e book , uno dei quali contempla una
raccolta di racconti, l'altro che comprende un racconto di prosa dal titolo
“Piccolo Lupo” ed una silloge poetica.
Piccolo Lupo è stato il vincitore
del concorso edito da : "LA LIBRERIA"
http://www.bookshop-mendrisio.ch/)
per il sito www.pennadoca.net
Nel Maggio del 2007 la
poesia “Di nascosto” è stata inserita nell'antologia cartacea poetica “Concorso di
Emozioni” edito da Manuale di Mari e presentato alla Fiera del Libro di Torino.
Nel 2007 è arrivata
seconda al concorso “ Laire Lorala”
con la poesia “Eowyn”.
Nell'aprile 2008, ha preso parte alla
rassegna di narrazione orale, “Cucina che ti racconto”, organizzata dal gruppo
artistico Semeion di Settimo Milanese, con un suo
racconto inedito “La bambina del fuoco”.
Nel Maggio 2008 ha partecipato ad una
lettura di poesie, nel contesto dell'open day delle
biblioteche lombarde, leggendo alcune sue poesie.
Nella vita insegna alla
scuola dell'infanzia.
Perché scrivi?
Perché amo dare voce ad
un'immagine che mi ha colpito, fare parlare una vecchia fotografia che è
rimasta impigliata tra i ricordi della memoria. Scrivo perché amo vedere
scorrere le parole su un foglio di carta – quanto amo vergare a mano fogli e
fogli interi! – e man mano rendermi conto che stanno assumendo una forma
precisa. A volte rileggendo, mi chiedo chi sia l'autore di quella poesia e di
quel racconto, e poi mi rendo conto che quelle parole sono le mie. La mano pare
assecondare, la mente e l'anima, che sussurrano stralci di memoria, ricordi,
immagini che sono rimaste impresse nella radice del mio spirito e che tentano
di trovare un posto sicuro in una poesia o in un racconto.
Scrivo perché amo
raccontare di me e delle mie emozioni, che ritrovo poi nei personaggi di un mio
racconto o tra le righe di una poesia. Dedico spesso ciò che scrivo a coloro
che ho amato e che in qualche modo, sono parte di me. E' un'esigenza interiore,
un volere sostare in luoghi tranquilli dove l'unico rumore è costituito dal
ticchettio dei tasti di un PC o dalla penna che scivola sulla carta.
Alla base di tutte le tue opere
c'è un messaggio che intendi rivolgere agli altri?
Non necessariamente. Mi fa
piacere che il lettore dedichi parte del suo tempo a ciò che scrivo, ma non lo
obbligo ad entrare nelle mie emozioni. Eppure chi legge le mie poesie o i miei
brani di prosa, si trova spesso imprigionato nei medesimi sentimenti e nelle medesime emozioni, che mi hanno ispirata.
Questo mi fa piacere, perché è come donare un pezzo della tua vita a chi non ti
conosce e al quale è concesso scrutare, attraverso le parole, riflessi di vita
che non gli appartengono. E' come volere invitare il lettore a condividere un
ricordo personale , fino a domandarsi quale percezione
ha avuto di quello che si nasconde tra il fiume delle parole.
Ritieni che leggere sia importante per
poter scrivere?
Non so dare una risposta
precisa. L'ispirazione nella composizione di una lirica o di un racconto, credo sia indipendente dal
fatto che si legga o meno.
Per ciò che mi concerne,
sovente mi è successo che un libro che ho amato molto, mi abbia influenzata ed
ispirata, soprattutto nella narrativa. Ci sono personaggi che appartengono alla
storia ai quali ho dedicato sia poesie, sia racconti.
Amo
leggere, e qualche anno fa leggevo moltissimo; amo vari generi letterari, con
un occhio di riguardo al romanzo storico. In questo ultimo anno, per motivi di
tempo, ho letto meno, ma appena mi è concesso, mi tuffo tra le pagine di un
libro che cattura la mia attenzione.
Che cosa leggi di solito?
Un po' di tutto, difficile
scegliere cosa esattamente.
Ho amato in maniera viscerale Dante e Manzoni; Foscolo e Leopardi, per arrivare poi
agli scrittori francesi del 1700 (Chateubriand in particolare,
ho letto tre volte in lingua francese “Atala” ) e quelli del 1800 (De Balzac,
Stendhal, Hugo). Ho amato moltissimo George Sand, al
secolo Amandine-Lucie-Aurore Dupin, che si nascondeva dietro ad uno
pseudonimo maschile, per poter scrivere.
Amo molto
la narrativa classica italiana e straniera; potrei fare dei nomi, come per es.
Marquez, Maraini, Eco, la Hornby, e
adoro la Bellonci,
che mi ha incantata con Lucrezia Borgia e Isabella d'Este; fino a giungere a Margherite Yourcenar,
che ha scritto il mio libro preferito “Memorie di Adriano” e la trilogia “Quoi? L'eternité”.
Di Pirandello ho letto
quasi tutto all'epoca della maturità.
In quel periodo scoprii
anche Oscar Wilde e Joyce, di cui ho letto però solo “Gente di Dublino”.
Ho letto quasi tutto di
Tiziano Terzani, che ho scoperto dopo la sua morte e
che mi ha dato una lezione di vita indimenticabile con il suo “Ultimo giro di
giostra”.
E anche La Pierre, con i racconti
della “sua” India.
Per arrivare a Tolkien,
precursore della letteratura fantasy e alla creatrice di Harry Potter, Rowling.
E poi Jane Austen che ho scoperto solo due anni fa e le sorelle Bronte di cui riporto questa bellissima frase di Charlotte
“ Chi possiede il dono
della creatività, possiede qualcosa di cui non sempre è il padrone, qualcosa
che qualche volta, stranamente, decide e lavora per se stesso”.
Tra i saggi storici,
ho letto moltissimo sulla Francia ai tempi del Re Sole, sulla rivoluzione
francese e su
Napoleone (anche un paio di biografie a lui dedicate).
Ho letto montagne di
libri sull'Egitto e sui
misteri che avvolgono la Terra.
Sono davvero tanti,
tantissimi i libri che ho letto e che ho in libreria, impossibile elencarli
tutti.
In questi ultimi anni ho
acquistato varie raccolte di poesia, come quelle scritte da Neruda, Hikmet,
Dickinson, Salinas. Amo immergermi nella lettura
delle loro liriche, in cui ritrovo una sosta, dall'incedere continuo e
frettoloso della vita quotidiana. Meraviglioso lasciarsi ammaliare da
un'immagine di un fiore o da un verso dedicato all'uomo o alla donna amati.
Bellissimo sostare tra le pagine vestite di malinconia della Dickinson.
Quando hai iniziato a scrivere?
Nel 2002.
I tuoi rapporti con l'editoria.
Al
momento pubblico con i servizi on demand, come Lulu. Ho realizzato un libro di poesie, una silloge insieme
ad un altro scrittore e ho pubblicato tre sillogi cartacee con la Vitale
edizioni.
Che cosa ti piacerebbe scrivere?
Scrivo sempre, ogni
giorno.
Per il futuro, ho in mente
un romanzo che si ispira ad una persona realmente vissuta e che ha influenzato
tutta la mia vita. Un viaggio nell'Italia del 1900, dal 1906 in poi. E' un progetto
a cui non do un termine, ma credo che prima o poi
riuscirò a dedicarmi in maniera serena.
Scrivere ha cambiato in modo radicale
la tua vita?
Sì, decisamente. Preferisco essere evasiva nel
rispondere a questa domanda, ma posso affermare con convinzione, che la
scrittura ha operato un'autentica rivoluzione copernicana, nella mia vita e nel
mio modo d'essere.
Qualche consiglio per chi ha
intenzione di iniziare a scrivere.
Di solito incoraggio sempre chi muove i primi passi verso la
scrittura, che sia poesia o narrativa. Se penso ai miei esordi, mi viene un po'
da sorridere, quindi mi fa solo piacere conoscere persone che condividono con
me questa passione. In questi anni ho conosciuto scrittori di talento e altri
decisamente meno dotati, ma in ciascuno di loro, ho riconosciuto un'enfasi in
parte simile alla mia. E quando ci si ritrova, anche per caso, a scoprirsi con
quest'identica passione, può solo fare un immenso piacere.
Non a tutti interessa quello che scrivo. Molti non sanno nemmeno
che la scrittura è una parte di me. Credo che una poesia non sia alla portata
di tutti, così come la lettura di un libro: conosco moltissime persone che non
hanno in casa, neppure un libro. Non amo
dire a tutti indistintamente che scrivo poesia o narrativa; sono molto gelosa
di questa parte della mia vita perché so che dietro alle parole, ci sono
sfumature del nostro essere che non possono essere comprese da tutti, senza
distinzione. Questo discorso ovviamente non riguarda solo me, ma la scrittura
in generale, anzi l'arte tutta.
C' è una magia che spinge un pittore a dipingere su tela o un
musicista a comporre musica. La stessa magia è nascosta tra le infinite parole
di un libro, o tra i versi di una lirica. Occorre avere una sensibilità
particolare ed un'apertura di mente e anche di cuore, per potersi addentrare
nei meandri della scrittura, che può condurci oltre ciò che ci circonda e
regalarci anche piccoli frammenti d'eterno.