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  Bell'Italia  »  Rocca dei Rossi di San Secondo, di Renzo Montagnoli 24/06/2024
 

Rocca dei Rossi di San Secondo

di Renzo Montagnoli



San Secondo Parmense è un piccolo borgo sito a una ventina di chilometri a Nord di Parma a vocazione prettamente agricola e giustamente conosciuto in campo alimentare per la produzione della famosa spalla, sia cotta che cruda.

Ma in queste terre di cotechini, zamponi, salumi vari e ottimi lambruschi non poteva mancare qualche vestigia del passato a testimonianza della sua importanza legata ai Signori dell´epoca ed ecco infatti alla periferia del paese il suo bel castello. In verità questa struttura di difesa, le cui origini risalgono al XV secolo, viene chiamata rocca, senza che ci siano differenze sostanziali fra i termini. Per l´esattezza il complesso fortificato, che sorge su un dosso, fu edificato intorno all´anno 1413 per volontà di Pier Maria I de´ Rossi, padre di Pier Maria II, a difesa del borgo fortificato di San Secondo sul quale la famiglia nobile vantava diritti da alcuni secoli ed esercitava la signoria come conti dal 1365. Rossi, un cognome assai diffuso, ma come Signori per niente nuovo ed emerso in occasione di altri miei articoli su castelli del Parmense, come quello di Montechiarugolo e quello di Roccabianca, il che dimostra l´importanza di questa famiglia, i cui feudi non erano certo poca cosa e che amministrò, comunque con alterne fortune, appunto dalla rocca di San Secondo.

Infatti non sempre tutto filò liscio perché da un lato i Rossi miravano a espandersi, dall´altro avevano a che fare con vicini di tutto rilievo, quali gli Sforza che si imposero definitivamente, smorzando gli ardori dei Rossi e praticamente mettendoli in condizioni di non poter più nuocere.

In origine la struttura del castello era unicamente difensiva, con le mura disposte a formare un quadrilatero, con ai vertici quattro torri sporgenti con l´ingresso protetto da ben tre rivellini, e al centro del cortile l´immancabile mastio. Come sistema di difesa si mostrò valido quando nel 1483 scoppiò la guerra dei Rossi e contrastò efficacemente l´assedio delle truppe milanesi comandate dal Trivulzio e da Sforza Secondo Sforza, per poi dover capitolare il 21 giugno 1483, subendo gravi danni, e restando disabitato fino al 1499 allorché, grazie ai servigi resi ai francesi Giovanni de´ Rossi riuscì a riprendersi la contea e la rocca. Fu suo figlio Troilo I de´ Rossi a porre mano all´edificio e a trasformarlo profondamente, dando spazio all´aspetto residenziale, senza tuttavia far venir meno quello difensivo, viste le mire espansionistiche degli eredi di Guido de´ Rossi. Fu tuttavia inutile, perché i parenti, alla morte di Troilo, avvenuta il 3 giugno 1521, attaccarono la rocca e se ne impossessarono, per poi doverla cedere ai legittimi successori a seguito della battaglia di San Secondo vinta da Giovanni dalle Bande Nere. Da allora si accelerò la trasformazione da struttura bellica a palazzo sontuoso, grazie a un´accorta politica matrimoniale. Tuttavia dal 1633 divenne proprietà dei Farnese, per poi tornare nel 1653 ai de´ Rossi, perdendo però la sua centralità. Nel 1813, alla morte di Giovan Girolamo de´ Rossi, subentrò per testamento il conte Ferdinando Vaini di Padova. In seguito ci furono delle liti giudiziarie con il ducato di Parma definite con una transazione e infine nel 1919 gli ultimi proprietari cedettero la Rocca al Comune di San Secondo per la somma di 27294 lire. Utilizzata come residenza municipale fino all´8 aprile 2002, venne liberata e resa disponibile per le visite che meritano senz´altro tenuto conto del considerevole apparato decorativo (ben 3000 metri quadrati). I locali con le pareti affrescate sono tutti raccolti nel piano nobile, a cui si accede tramite imponente scalone. A queste decorazioni lavorarono artisti della scuola di Raffaello e di Giulio Romano, nonché Cesare Baglioni, Francesco Zanguidi detto il Bertoja, Orazio Samacchini, Vincenzo Tamagni, Giovanni Antonio Paganino ed Ercole Procaccini.

Non sto a descrivere cosa il visitatore troverà, perché sarebbe troppo lungo, tante sono le opere decorative e le sale da visitare in quello che è un complesso di notevole pregio.

In questo senso il percorso di visita permette di vedere e assaporare queste bellezze artistiche ed è il seguente: cortile e scalone d'onore, sala di Bellerofonte, galleria di Esopo, Sala delle Favole, sala di Momo, sala dei Cesari, sala dell'Asino d'oro, sala degli Atleti, sala di Mercurio, sala di Latona, sala di Adone, sala dei Giganti, grande sala delle Gesta rossiane. In aggiunta c´è anche il percorso archeologico medievale adiacente alle ex Scuderie ottocentesche.

Per comprendere l´importanza di questa rocca per quanto concerne l´arte ricordo che viene spesso paragonata alla sontuosità delle corti gonzaghesche e medicee, e pertanto una visita è senza dubbio raccomandata.


Da ultimo una curiosità: ogni anno a fine maggio - inizi giugno a San Secondo si svolge un palio delle contrade che riporta in vita i fasti del 1523, quando il Marchese Pier Maria Rossi sposò Camilla, figlia del signore di Vescovado Giovanni Gonzaga. Nobili e illustri ospiti, tra cui Giovanni Medici e Pietro Aretino, arricchirono le celebrazioni. Le sei contrade - Bureg di Minen, Castell´Aicardi, Grillo, Dragonda, Prevostura e Trinità - animano il borgo con cortei storici, cerimonie rinascimentali e banchetti sontuosi.



Orari di visita


Venerdì e sabato: 10.00-12.00 e 15.00-18.00 

Domenica: 10.00-18.00

La prenotazione è consigliata, ma non obbligatoria.


Ingressi


INTERO: EUR 8,00 

RIDOTTO da anni 6 a anni 10 (ridotto scuola primaria): EUR 3,00  

RIDOTTO da anni 11 a anni 18 (ridotto scuole medie inferiori e superiori): EUR 5,00

BIGLIETTO GRUPPO: EUR 6,00 

BIGLIETTO card del ducato, soci Fai: EUR 6,00 

GRATUITO: bambini da anni 0 a anni 5, giornalisti (di arte, architettura e turismo), studenti universitari (lettere e filosofia, conservazione dei beni culturali, archeologia e architettura), invalidi e disabili e accompagnatore.


Servizi


Possibilità di visite guidate in lingua straniera su prenotazione, book-shop.


Rocca dei Rossi di San Secondo Parmense (PR): ammessi solo cani di piccola taglia.

Sono ammessi solo cani piccoli tenuti in braccio o in idonee bag del proprietario.
Il Castello all'accoglienza è in grado di fornire ciotole d'acqua per i cani su richiesta.



Per informazioni e prenotazioni.

0521 871500 - 0521 873214 - 347 4485947 uit@comune.san-secondo-parmense.pr.it 


Come arrivare

San Secondo Parmense
si trova 18 Km a nord-ovest di Parma sulla direttrice per Cremona.

Uscite autostradali:
A-1 Fidenza
(da 
Milano, proseguire per Soragna,
indi 
San Secondo),
A-1 Parma
(da 
Bologna, percorrere tutta la tangenziale
nord di Parma in direzione "aeroporto",
oltrepassato il quale immettersi a destra
sulla SP 10 di Cremona
e seguire le indicazioni 
San Secondo);
A-15 Parma Ovest
(seguire le indicazioni per 
Fontevivo,
Fontanellato
, indi San Secondo)


Per dormire e mangiare non ci sono proprio problemi, data la notoria calorosa accoglienza dei parmensi e l´eccellenza della cucina. Comunque si può far riferimento alle indicazioni di cui ai link sottostanti:


https://www.paliodellecontrade.com/ospitalita/dove-dormire/



https://www.paliodellecontrade.com/ospitalita/dove-mangiare/





Fonti:


www.castellidelducato.it


www.castelliemiliaromagna.it



N.B: Le foto a corredo sono state reperite in diversi siti Internet



 
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