Poeta impegnato politicamente, al punto di subire in patria il
carcere e poi di dover vivere in esilio, Nazim Hikmet
ha scritto forse le più belle poesie d'amore nella storia della letteratura e quella
che segue è una di queste.
I tuoi
occhi
di Nazim Hikmet
I tuoi occhi
i tuoi occhi i tuoi occhi
che
tu venga all'ospedale o in prigione
nei
tuoi occhi porti sempre il sole.
I
tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi
questa
fine di maggio, dalle parti d'Antalya,
sono
cosi, le spighe, di primo mattino;
i tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi
quante
volte hanno pianto davanti a me
son
rimasti tutti nudi, i tuoi occhi,
nudi
e immensi come gli occhi di un bimbo
ma
non un giorno han perso il loro sole.
i
tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi
che
s'illanguidiscano un poco, i tuoi occhi
gioiosi,
immensamente intelligenti, perfetti:
allora
saprò far echeggiare il mondo
del
mio amore.
I
tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi
Così
sono d'autunno i castagneti di Bursa
le
foglie dopo la pioggia
e in ogni stagione e ad ogni ora, Istanbul.
I
tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi
verrà
giorno, mia rosa, verrà giorno
che
gli uomini si guarderanno l'un l'altro
fraternamente
con
i tuoi occhi, amor mio,
si
guarderanno con i tuoi occhi.
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