Renzo
Pezzani (Parma, 4 giugno 1898; Castiglione Torinese, 14 luglio 1951).
Non
fermatevi all’apparenza dei versi della poesia che segue, che
già sarebbe bella di per sé se ci si limitasse ad
apprezzare la bella descrizione. In realtà Favola
è molto di più: così come una favola assume
valore e attrae se raccontata in un contesto che stimola a sognare
(la stalla in cui contadini trascorrono i mesi invernali, togliendo
le foglie secche alle pannocchie del mais, in una luce dorata da un
quieto lume, che anche quando si spegne nulla toglie al sogno
maturato nella mente), così è pure la vita, in cui
basta poco, una parola dolce, una piccola luce per infondere
speranze, per dissipare il grigiore d’ogni giorno.
Favola
di
Renzo Pezzani
Nella
stalla ove si sverna
spannocchiando in
comitiva
bastava nella lucerna
un sorso d'olio
d'oliva.
Bastava le notti intere
per credere, per
vedere.
Dorata dal quieto lume
la favola prendeva
incanto.
Scorreva com'acqua di fiume
il tempo; la voce era
un canto:
una stella di diamante
il canto di un
viandante.
Poi la fiaccola si spense
ma la voce
seguitò.
Nelle tenebre più dense
sol la
favola bastò.
Bastò quel caro lume
sull'altra
riva del fiume.
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