La madre di Eva, di Silvia Ferreri, edito da Neo e recensito da Katia Ciarrocchi
La madre di Eva - Silvia Ferreri - Neo - Pagg. 195 - ISBN 9788896176511 - Euro 15,00
Parlavamo del tuo futuro e della tua vita, lui mi diceva: «Non fare progetti perché sarà lei a decidere chi sarà, cosa sarà, solo lei». Non è vero, avrei dovuto dirgli, non sarà lei a decidere perché la vita e la natura hanno già scelto le carte e a noi non resta che scoprirle e giocarle nell´unico modo che ci è dato. (pag 54)
"La
vita è l´insieme dei processi biologici, esperienze, emozioni e
relazioni che caratterizzano l´esistenza di un essere vivente",
questo è stato il pensiero che ha accompagnato l´intera lettura di
"La
madre di Eva"
di Silvia Ferreri, un romanzo che mi ha toccato nel profondo perché
esplora con grande maestria le profondità delle relazioni familiari
e le sfide dell´identità personale.
Mi sono chiesta come
avrei reagito se mia figlia avesse voluto diventare uomo o se mio
figlio avesse desiderato affrontare l´intervento per diventare
donna. Finora, non ho mai avuto problemi con l´idea che i miei
figli potessero essere gay; la loro felicità è sempre stata la mia
priorità assoluta, tuttavia, il pensiero che un figlio debba
affrontare un intervento così profondo e importante come il cambio
di sesso mi riempie di ansia e comprensione.
La narrazione di
Silvia Ferreri si concentra su Eva, una giovane ragazza che lotta con
un profondo malessere interiore legato alla sua identità di genere.
Eva sente di non appartenere al corpo in cui è nata e decide di
intraprendere un coraggioso percorso di transizione per diventare
maschio. Questo viaggio di trasformazione non solo cambia la sua
vita, ma anche quella della famiglia, in particolare di sua madre.
La
narrazione ci guida attraverso la complessità dei legami familiari e
il coraggio necessario per affrontare sfide così personali e
delicate.
Silvia Ferreri affronta il tema dell´identità di
genere con grande sensibilità e profondità, il percorso di Eva è
descritto con autenticità, mostrando non solo le difficoltà
esterne, come il giudizio sociale, ma anche le battaglie interne che
lei affronta: la transizione non è solo un cambiamento fisico, ma un
viaggio verso l´accettazione di sé come uomo.
La madre di Eva
è un personaggio centrale che vive un tumulto di emozioni, dal
dolore alla confusione, dalla speranza al sostegno incondizionato;
l´amore per Eva è la forza trainante che la spinge a superare le
proprie paure e soprattutto i pregiudizi. L´evoluzione da una madre
spaventata a una figura di sostegno è una delle parti più toccanti
del libro.
La storia mette in luce i sacrifici che tutta la
famiglia deve fare, trattando questo tema con grande empatia e
mostrando il lato umano di queste scelte difficili. Esplora la
dinamica familiare in profondità, mettendo alla prova le relazioni
tra i membri della famiglia e mostrando come le sfide possano
rafforzare i legami, nonostante tutto.
Silvia Ferreri utilizza
uno stile di scrittura lirico e avvolgente che cattura immediatamente
l´attenzione del lettore, la prosa è ricca di immagini vivide e
metafore suggestive che creano un´atmosfera intensa e
coinvolgente.
La struttura del libro, è organizzata in modo
efficace, alterna il presente e il passato attraverso flashback e
ricordi dei personaggi.
"La madre di Eva" è un romanzo
coinvolgente che ci spinge a riflettere sulla forza dell´amore
incondizionato.
Un libro da leggere!
Citazioni tratte da: La madre di Eva di Silvia Ferreri
«E tu cos´hai costruito oggi? Come va questo cantiere? Abbiamo finito gli occhi? Abbiamo messo a punto i piedini? Ci vuole tempo» (...) «ci vuole tempo e ci vuole dedizione per portare a termine un progetto così perfetto». (pag 22/23)
Se una cosa ha rischiato di dividere me e tuo padre negli anni è stata la diversità di approccio al mondo: lui del mondo si nutriva, io dal mondo mi difendevo. (pag 35)
All´inizio
nel grembo delle nostre madri siamo tutti esseri identici. Siamo
Esseri imperfetti perché incompleti e nuotiamo felici nell´acqua
amniotica incoscienti di quello che la scelta del caso porterà per
noi. Non siamo né uomini né donne.
Pesci ignari e appagati.
Fino al secondo mese, la gonade è indifferente. Non le importa che
tu sia maschio o femmina. Le importa che tu sia lì con tutte le sue
potenzialità di divenire.
Quale caso, quale destino decidono
per te? Dallo stesso spicchio di pelle si possono formare i testicoli
o le ovaie. E da lì a discendere, millimetro per millimetro, la
roulette della vita. (pag 47)
Non è vero che l´amore per i figli ti apre al mondo. Io dal giorno della tua nascita sono diventata un animale sospettoso che annusa. Detestavo chi ti si avvicinava e non aveva un buon odore. (pag 63)
Essere figlia non è un mestiere facile. Sapere di essere completamente dipendente dalle decisioni di qualcun altro è una sorta di schiavitù a cui è giusto ribellarsi. (pag 70)
E ripensai a mia madre che diceva che gli uomini sono esseri fragili che si smarriscono facilmente, che le donne sono piante dalle radici solide attaccate alla terra. (pag 98)
Le cicatrici servono a ricordare. (pag 126)
Katia Ciarrocchi