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I vecchi

I vecchi

I vecchi

di Renzo Montagnoli



Sono in attesa

del finire del giorno,

seduti su una panchina

al parco godono l´ultimo

sole dell´estate, a scaldare

le ossa doloranti per gli anni.


Sono vecchi, bianchi i capelli,

macchiata la pelle, gli occhi

assorti e persi dietro a non si sa cosa.

Guardano, ma non vedono,

solo il loro mondo di ricordi,

di una lontana gioventù.


Parlano molto delle loro malattie,

si compatiscono l´un l´altro,

ogni tanto fanno un nome,

uno di loro arrivato al capolinea,

due parole di circostanza,

gli occhi si chiudono senza una lacrima.


Attendono il tramonto,

alla notte non pensano,

il giorno dopo non è in programma,

la vita è ormai un fazzoletto

sgualcito, una clessidra

senza quasi più sabbia.


Non è più tempo di sognare,

vivono solo i ricordi, sprazzi

di luce nel buio incipiente,

il primo amore che riemerge

prepotente, ancora una gioia

del cuore, una lacrima pigra

che dall´occhio discende

e che porta a un malinconico sorriso.


Ecco,

questi vecchi,

sempre insieme

e sempre soli,

emblemi di un mondo

che è stato.


Da La vecchiaia