Cosa resta
Cosa resta
di Renzo Montagnoli
Ho scritto come vivevo nella mia prima infanzia, sulla base dei ricordi che a sprazzi riaffiorano, ma sarei incompleto se non parlassi di cosa provo nel rammentare. E´ stata un´infanzia bella? Quel periodo, che a una certa età diventa mitico, appare sempre bello, nel senso che di allora si ha spesso il rimpianto. Credo però che sia sbagliato pensare al passato come qualcosa di veramente bello e positivo rispetto all´epoca attuale, vedere la nostra infanzia come un sogno rispetto alle età successive. Nella vita e nella storia di ognuno di noi si procede inconsapevolmente per gradi e ciò che di volta in volta facciamo non è altro che la conseguenza di ciò che prima si è fatto.
Sì, la mia infanzia è stata bella, come tutti i periodi successivi, compreso questo in cui sto scrivendo; in qualsiasi aspetto dell´esistenza c´è il bello e c´è il brutto e sta noi scegliere l´uno o l´altro, fare tesoro di un evento spiacevole per arrivare a qualche cosa di positivo, insomma la nostra esperienza è il film della nostra vita.
Sono contento di come ho vissuto, non ho rimpianti, ma ho un velo di malinconia quando penso a persone che ho conosciuto e che non ci sono più. Mio papà e mia mamma, oltre a generarmi, mi hanno allevato, si sono tolti il pane dalla bocca per farmi studiare, mi hanno educato a un valore che oggi spesso viene negletto, l´onestà, ma non importa se va avanti il disonesto, perché so che è giusto essere onesti e non solo per un principio religioso, ma perché il mondo è di tutti e dovrebbe essere così se tutti ci comportassimo con coscienza.
Quel che resta è senz´altro l´insegnamento dei miei genitori, ma anche quanto ho imparato da altri, tanti esseri umani, molto spesso umili, che mi hanno dato lezioni di vita.
Eppure ci sono voluti anni prima che potessi arrivare a uno stato di frequente serenità, sono occorsi errori per imparare che vivere è un dono talmente grande che nulla ci può indurre a rifiutarlo.
E proprio per questo mi sorprendo, in quest´ultimo scorcio del mio giorno, a pensare a ciò che resta di quel periodo ed è allora che non riesco ad avere risposte se non in quello che c´è stato successivamente, come se quegli anni d´infanzia non fossero stati altro che una lunga scuola per prepararmi al resto della vita. E invece è proprio così, basta pensare a quel che prima ho scritto: ciò che di volta in volta facciamo è la conseguenza di ciò che prima si è fatto.
Sono anni e anni di eventi, grandi e piccoli, un film che mi scorre davanti, volti che appaiono e scompaiono, emozioni che riemergono dal più profondo di me, e che desidero che non terminino mai, con l´augurio che la parola fine, con la pellicola che si sgrana, arrivi il più tardi possibile e che allora mi colga con un sorriso sulle labbra, finalmente sazio di un´esistenza che mi ha pienamente soddisfatto.
Da C´era una volta