Qual grazia di te, di Umberto Bellintani
Per un poeta che ha scritto una raccolta dal titolo "Nella grande pianura" (Mondadori, 2023) era più che logico attendersi che ne parlasse e fra le tante di questa raccolta ho scelto quella che segue. E´ forse appena il caso di evidenziare le felici scelte, vere e proprie invenzioni, che caratterizzano questi versi, capaci di far sognare pur restando con i piedi per terra.
Qual grazia di te
di Umberto Bellintani
Te amo, silente pianura cara.
Soltanto che vorrei da una collina
mirarti allorché sollevi al giorno
l´allegro cicaleccio delle passere.
Qual grazia di te m´è tutta intorno
per dirmi del dolce e dell´amore.
Ma la bella elevata nel sereno
collina non c´è, pianura cara.
Non posso così vederti come
Iddio la gran mandria delle stelle
brucanti lo spazio, com´Egli
sentirmi estasiato pastore.
Pur godo mirarti da quest´argine
serena addormirti stasera,
e lungi il muggito d´un tuo bove
mi parla di te, madre dolcissima.