I boschi incantati
di Renzo Montagnoli
Il bosco era per me un luogo fatato
un castello impenetrabile popolato
da ninfe e da fauni dove solo
la fantasia poteva entrare.
Mi attirava, ma mi metteva paura,
quel timore che solo un bimbo
può avere di fronte a una fitta
muraglia verde.
Poi, crescendo, ho imparato
a conoscere i boschi, ad ascoltare
e capire la loro voce portata
dal vento che li percorreva.
Assorto, concentrato, udivo
leggende dei tempi andati
di genti che lì abitavano
e che ormai da secoli più non c’erano.
Forse era solo fantasia,
ma quelle fronde ondeggianti
mi sembravano flussi di memoria
voci ormai mute che reclamavano
l’attenzione di uno che molto
dopo di loro era lì arrivato,
di un giovane della pianura
entrato nel magico mondo della natura.
Da Un paese tra i monti