Graphe.it Edizioni
Risponde il Dr. Roberto
Russo, direttore editoriale della Graphe.it Edizioni
Diceva Schopenahuer: «La vita e i sogni
sono fogli di uno stesso libro. Leggerli in ordine è vivere. Sfogliarli a caso
è sognare». È un po' il nostro motto, la nostra sfida, il nostro desiderio:
sognare insieme.
Le origini della vostra casa
editrice?
Graphe, in greco, vuol dire “scrittura”. Già
questo sarebbe sufficiente a giustificare la scelta del nome. C'è di più: “graphe” può essere letto come un
acronimo che contiene le sillabe iniziali dei nomi delle nostre madri: GRAzia e FElicita. La saggezza
popolare cinese afferma che “un figlio non sa quanti problemi ha dato a sua
madre”. Anche noi non lo sapremo, ma siamo loro grati per non avercelo mai
fatto pesare.
Quali sono gli elementi di
originalità del vostro progetto?
Intenzione della Graphe.it Edizioni è perseguire la massima circolazione
delle idee, spalancando porte e finestre. Vorremmo che le culture di tutti i
paesi soffiassero per la nostra casa con la massima libertà.
Ci piace instaurare un
rapporto diretto con gli autori e cercare sempre nuovi modi per esprimersi. La
nostra piccola dimensione ci permette di poter valutare ogni testo che ci viene proposto: forse questo è quel che un po' ci
contraddistingue. Leggiamo tutto quel che ci arriva e ad ognuno diamo risposta.
Quale
pensate che sia il futuro dell'editoria in Italia e della vostra
casa editrice in particolare?
Come casa editrice stiamo crescendo, stimolati anche dalle proposte
che ci giungono dagli autori stessi. E questo ci fa ben sperare. A livello
nazionale, crediamo che l'editoria si trovi ad affrontare il problema degli
“editori fai da te”: con internet e la stampa digitale ogni autore può vedere
realizzato un proprio libro. Ma per essere autori non basta mettere in fila
delle parole. Purtroppo, molto spesso, le case editrici non dedicano tempo a
coltivare gli autori e la deriva potrebbe essere non molto lontana.
In Italia si legge poco: di chi è la
colpa? Un po' anche delle case editrici?
La colpa è anche delle case editrici, certamente. Spesso ci si
fossilizza solo sui “grandi” nomi, spesso il rapporto qualità/prezzo non è
adeguato. Ma anche il lettore ha le sue “responsabilità” se sceglie solo i
testi che vede pubblicizzati in tv o sui giornali e non ragiona con la propria
testa.
Come immaginate possa essere il
vostro lettore ideale? E quali passi per avvicinare i lettori ai libri da voi
editi?
La curiosità deve essere il requisito principale dei lettori. Senza
la curiosità non si prova nemmeno a sfogliare un libro. Per avvicinare i
lettori ai nostri libri organizziamo spesso delle presentazioni che, oltre ad
essere un momento promozionale, devono anche essere uno stimolo per stare bene
insieme: per questo, quando possibile, alla presentazione uniamo anche un
piccolo rinfresco, un tè…
Quale dei vostri libri vi ha dato le
maggiori soddisfazioni e perché?
Ogni libro, finora, ci ha regalato delle soddisfazioni particolari.
Come si diceva sopra, miriamo anzitutto ad instaurare un rapporto di amicizia
con gli autori, per questo ogni libro è “partorito” insieme… e ogni figlio dona
soddisfazioni spesso inaspettate.