La motivazione della Giuria del Premio Internazionale di poesia e prosa L'Arcobaleno della vita ottava edizione Anno 2009 per l'assegnazione del Primo Premio a Il cerchio infinito nella Sezione sillogi edite
La motivazione della
Giuria del Premio Internazionale di poesia e prosa L'Arcobaleno della vita ottava
edizione Anno 2009 per l'assegnazione del Primo Premio a Il cerchio infinito nella Sezione sillogi edite.
Questa silloge, dal
titolo emblematico e metaforico, nella sua interezza e valenza letteraria,
racchiude tutto il mistero e la ciclicità della vita, morte e nascita continua,
rapportata al concetto spazio-tempo, concezione altrettanto infinita.
Merito dell'Autore è l'aver
saputo esprimere questi profondi e millenari concetti con una poesia tanto
semplice – fatta di versi liberi e sciolti – quanto gradevole ed efficace per
ritmo, assonanze e fluidità, che arriva a toccare le corde più sensibili dell'animo
umano.
L'infinito ciclo della
Vita, il nascere e il morire quotidiano, visto dall'Autore in alcuni versi
della poesia “Mare” come “ onde che muoiono a riva, per poi rinascere e ricominciare
un'eterna fatica…”, si colloca nella dimensione infinita di “spazio-tempo”, nella sua accezione più universale e ciò potrebbe
far pensare ad astrusi e difficili concetti scientifici e filosofici…invece no!
Renzo Montagnoli, con la maturità e l'estro poetico che possiede, è riuscito a
rendere tutto semplice e scorrevole, usando un linguaggio poetico ed una
capacità di sintesi ammirevoli.
“…è già il buio e poi sarà la luce /
fra atomi erranti / in un tempo senza fine…”, parole che pienamente danno l'idea di ciclicità ed eternità della Vita
che, se per l'uomo come entità fisica ha un inizio ed una fine, la stessa
invece – calata nell'infinita dimensione spazio-tempo – assume la connotazione
di un cerchio infinito, dove gli estremi non esistono o non si toccano mai, ma
continuano a fluttuare all'infinito, come ci dice lo stesso Autore nell'introduzione
del libro: “…nell'universo tutto è infinito e nulla è lasciato al caso: il
tempo, lo spazio ed anche, lasciatemelo dire,
Il cerchio infinito
S'assopisce il giorno
nel canto della natura
che s'appresta al riposo.
Un lontano richiamo,
uccelli che tornano ai nidi,
la melodia del fiume che scorre,
la penombra nel sole che cala,
un filo d'aria che muove le foglie.
I battiti del cuore rallentano
mentre l'ultima luce illumina il volto.
E' un giorno che muore
ore che passano nei ricordi
un segno sul calendario
a ricordare che fra poco
sarà già domani.
Un cerchio infinito
di albe e tramonti,
di nascite e di perdite,
in cui tutto mai termina.
E' già il buio e poi sarà la luce
fra atomi erranti
in un tempo senza fine,
in una catena di indissolubili destini,
dove resta la polvere di anime spoglie,
soffi di vita ritornati nell'eternità.
Il cerchio infinito II
Guardo la tua alba
nella luce
del mio tramonto.