Natura e spiritualità: Todi, di Renzo Montagnoli
Natura e spiritualità: Todi
di Renzo Montagnoli
In provincia di Perugia, su un colle alto 411 metri, sorge Todi, comune con circa 15.000 abitanti, che dista 35 Km. da Orvieto e 45 Km. da Spoleto. Le origini sono antichissime, tanto che si fanno risalire all´VIII o VII secolo a. C., allorché gli Umbri la fondarono dandole il nome di Tutere, che significa "Città di confine". In seguito fu occupata dagli Etruschi ai quali, più o meno nel III secolo a.C., subentrarono i Romani, che la resero florida e ricca di edifici pubblici e privati. La decadenza dell´impero e la sua fine inevitabilmente ebbero riflessi anche sulla cittadina, che dovette subire le invasioni barbariche e dopo la guerra gotica (535 - 553 d.C.) fu annessa all´impero bizantino. Nel 1067 divenne un comune autonomo e poi signoria, passando infine sotto lo Stato della Chiesa, evento che determinò l´inizio della sua decadenza, caratterizzata dal passaggio da una signoria all´altra, fra le quali i Malatesta e gli Sforza. Dopo il periodo napoleonico ci fu nuovamente il dominio dello Stato della Chiesa fino al 1860 quando divenne parte integrante del Regno d´Italia.
Oltre all´aspetto panoramico (Todi sorge su un colle ed è a sua volta circondata da colline) di notevole rilievo è quello artistico, con una piazza, quella del Popolo, che è senz´altro una delle più interessanti in Italia, sia per la sua origine medievale, sia per le costruzioni che vi si affacciano e che sono:
- il Palazzo dei Priori, un edificio in stile gotico;
- il Palazzo del Capitano, con una interessante facciata in pietra bianca, e che ospita all´ultimo piano il Museo Civico in comunione con il Palazzo del Popolo, l´edificio più antico della città, di stile romanico lombardo e che è sede del Comune;
- il Duomo dell´Annunziata, edificato fra il XII - XIV secolo in stile romano gotico, con un interessante affresco di Ferraù da Faenza; annesso al tempio c´è il Palazzo Vescovile, ultimato nel 1593, anche questo con affreschi di Ferraù da Faenza.
Come è possibile notare questi edifici non presentano opere pittoriche di artisti di primo piano, pur se meritevoli di essere viste, ma quello che è veramente interessante è l´immagine di questa piazza con le costruzioni a contorno. Al riguardo rammento che nel corso di una passeggiata serale, con una bella luna che creava giochi di ombre, ho immaginato facilmente come doveva essere la vita in epoca medievale con gente che con ogni probabilità animava il luogo solo di giorno e che invece con il buio se ne stava al sicuro in casa, fatta eccezione per la ronda che portava i suoi passi su questo selciato, o che, spingendosi più in là, faceva una puntata alla triplice cerchia di mura, altro monumento meritevole di attenzione.
Non è che ciò che può interessare il turista si fermi necessariamente alla piazza, perché di edifici religiosi ce ne sono anche altri, come la Chiesa di San Fortunato, del XII secolo, al cui interno c´è un ritratto su affresco del famoso Jacopone da Todi, che qui appunto è nato tra il 1230 e il 1236 e che in questo tempio è pure sepolto, oppure come la Chiesa di Santa Prassede, del XIV secolo, con una bella facciata policroma. L´aspetto artistico religioso non si limita a questi templi, ma sono quelli che ho avuto modo di visitare, rinunciando, per questioni di tempo o anche per intrinseco minor interesse, ad altri, come per esempio la Chiesa di San Nicolò de Criptis o quella del Santissimo Crocifisso.
Non abbondano invece gli edifici civili di rilievo e in particolare manca una fortezza, anche se ci sono i resti (un torrione rotondo e un mastio, di una rocca edificata nel 1373 d´ordine di Papa Gregorio XI e poi parzialmente abbattuta nel 1503 per volontà di Ludovico degli Atti); con una triplice cerchia di mura non potevano mancare le porte, alcune delle quali portano il nome della città di destinazione (Porta Romana, Porta Perugina, ecc.).
Non c´è moltissimo da vedere, ma ce n´è abbastanza e se anche sono d´accordo che in Umbria esistono località di maggior interesse ripeto che il colpo d´occhio della piazza è qualcosa di unico e tale di per sé da giustificare una puntata a Todi.
Poi, come al solito, passeggiare per le viuzze, scoprire angoli che profumano di antico, caratteristiche queste in verità proprie di tante località, è sempre piacevole e si finisce con il respirare un´aria che sa di tempi passati, così lontani dal nostro, meno ricchi, ma anche meno frenetici, dove le ore non corrono, ma scorrono come un placido fiume.
Come arrivare
IN
AUTO
Per
chi proviene da Nord
- Autostrada
del Sole (A1), Firenze-Roma, uscita Valdichiana, proseguire per
Perugia-Terni (E45) uscita Todi.
- Autostrada del
Sole (A1), uscita Orvieto, proseguire per Todi (SS448).
- Autostrada
Adriatica (A14), uscita Cesena, proseguire per Perugia-Todi
(E45).
- Autostrada Adriatica (A14), uscita Fano proseguire
sulla Flaminia per Gubbio-Todi.
Per
chi proviene da Sud
-
Autostrada del Sole (A1), Roma-Firenze, uscita Orte, proseguire per
Terni-Perugia-Cesena (E45), uscita Todi.
- Autostrada
Adriatica (A14) uscita Pescara, proseguire per l'Aquila (A25), poi
per Rieti-Terni (E80) e sulla E45 per Cesena, uscita Todi.
-
Autostrada Adriatica (A14), uscita Civitanova Marche, prendere la
statale n.77, per Foligno-Todi.
IN
TRENO
Per
chi proviene da Nord
-
Firenze-Terontola-Perugia st. P. San Giovanni: www.trenitalia.com
-
Ancona-Falconara-Foligno-Perugia st. P. San
Giovanni: www.trenitalia.com
-
Ponte San Giovanni-Todi: www.fcu.it
Per
chi proviene da Sud
-
Roma-Orte-Terni: www.trenitalia.com
-
L'Aquila-Rieti-Terni: www.trenitalia.com
-
Terni-Todi: www.fcu.it
Dove dormire a Todi
http://www.todi.net/dovedormire.htm
Dove mangiare a Todi
http://www.todi.net/ristorantitodi.htm
Fonti:
- wikipedia;
- todi.net;
Nota: le foto a corredo dell´articolo sono state reperite in diversi siti Internet