Epilogo, di Vittorio Banda
Epilogo
di Vittorio Banda
Me
invitavi a magnŕ nella solita osteria,
dove se magnava bene sotto casa mia.
Dicevi sempre che avevi voglia de sortire
per poterti , armeno , un poco divertire.
Ogni vorta che c'era da pagare er
conto,
come ar solito facevi sempre
er finto tonto.
Ero solo io a pagare e me chiamavi amico,
quello che pensavo pe pudore nun
lo dico.
Ma , come se gnente fosse mai
accaduto,
me telefoni come se fa ad uno sconosciuto.
Per questo ar tuo rinnovato
e novo invito,
arzo della mano destra teso er
medio dito!