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  Letteratura  »  Draghi e computer, di Rosella Rapa, edito da ExCogita e recensito da Giovanna Giordani 14/12/2010
 

Draghi e computer

di Rosella Rapa

ExCogita Edizioni

Narrativa racconti

Pagg. 160

ISBN 9788887762440

Prezzo € 11,35

 

Dalla lettura di un libro fantasy ci si aspetta di addentrarsi in un mondo dove l'impossibile diventa possibile, dove si può fluttuare liberi fra le nuvole e guardare dall'alto castelli sorgere su altissime rocce circondate dal mare o da foreste dalle sembianze umane.

E' con questo spirito che mi sono addentrata nella lettura di “Draghi e computer” di Rosella Rapa.

Ma fin dal primo racconto “il vecchio forte” potei constatare che non si trattava solo di fantasia, ma di una mescolanza ricercata fra realtà ed immaginazione.

L'autrice parte da una situazione reale e si addentra con abili descrizioni  nel mondo dell'immaginario, del sogno, della percezione, insomma del fantastico.

Un fantastico, dunque, generato dalla quotidianità del vivere, un fantastico che ci cattura ed affascina appagando le menti che amano “il paese che non c'è”.

La silloge è composta di sette racconti ognuno con la propria originalità  di tema e contesto che sicuramente lasciano spazio allo stupore ed alla riflessione in quanto, appunto, la fantasia sembra scaturire da situazioni reali come una pianta d'edera aggrappata alla roccia.

Bellissimo, a questo proposito, ho trovato l'incipit di “Allegoria”, racconto che si può prestare alle più svariate interpretazioni, non ultima  quella relativa al decadimento di certe moderne società.

Dove invece la fantasia vola alta e stupefacente è il raccanto “Il drago”. Qui si può proprio dire che la realtà partecipa, incantata, al dipanarsi di una fiaba avvincente, intrisa di valori morali e dal finale non proprio scontato.

E se gli altri tre racconti “Iride”, “Ricordi” e “il castello maledetto” ci portano in paesaggi fiabeschi abitati dai personaggi più strani ed imprevedibili con le loro storie intriganti “verosimilmente inverosimili”, l'ultimo, “il potere del linguaggio” , ci fa sentire proprio nella nostra epoca dove regna indiscusso re “Computer”. L'abilità descrittiva di questa fiaba moderna raggiunge livelli, a mio modesto parere, veramente notevoli.

So che l'autrice è esperta in informatica e questo ne ha certamente facilitato la stesura con una proprietà di linguaggio  evidente.

Ma è proprio da questa narrazione che traspare la personalità autentica della scrittrice con il suo desiderio di andare oltre il quotidiano ed il visibile. Da questo racconto noi possiamo capire che ella si sente attratta da un mondo che non è propriamente quello dell'informatica, ma quello che vive, sotto varie forme, in ogni mente umana e che non tutti riescono ad esprimere. Lei ci prova ed il risultato la riempie di soddisfazione. Il suo mondo è il fantasy e lei ha compreso che è nata per raccontarlo. 

 

Rosella Rapa è nata nel 1959 a Torino, nei cui dintorni ora abita con il marito e la figlia di 5 anni. È laureata in Fisica e opera da quasi vent'anni nel campo dell'informatica e fisica. Da piccola desiderava diventare una disegnatrice di fumetti, ma non sembrava -allora- una professione molto seria.

 

 

 

Giovanna Giordani

 

  

 

 
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