A dieci minuti da Urano
(poesie di tentata conquista)
di Carla De Angelis
Prefazione di Stefano Martello
Postfazione di Carla De Angelis
e Stefano Martello
Copertina di Laura Timpano
Fara Editore
www.faraeditore.it
Poesia silloge
Collana Sia cosa che
Pagg. 108
ISBN 978 88 95139 89 0
Prezzo € 12,00
Un'esplosione
magmatica senza clamore
Cos'è la poesia, se non un'intima confessione di quanto il nostro
“io”, rapportandosi con il mondo intorno e con l'esistenza, elabora
scientemente e, soprattutto, inconsciamente?
La poesia non è versi ritmati, magari piacevoli,
ma vuote parole; no, la poesia è un urlo silenzioso che squarcia un buio
fatto di grigiore quotidiano, di assopimenti e frenesie incontrollate, è
riflessione scaturita da un'idea, da un'emozione, da un sentimento.
E' anche scoperta di noi stessi, resa nota agli altri; è
solitudine che invano si cerca di spezzare, è gioia sempre temperata da quella
malinconia di fondo che riviene dalla consapevolezza che nessuno potrà mai
comprendere completamente che cosa si celi dietro quei versi.
Ed è poeta chi cerca di comprendere gli altri scavando in se
stesso, chi piega la testa senza spezzarla, colui che insegue un sogno che sa
che non potrà avverarsi.
Carla De Angelis, con questa silloge che evoca spazi siderali,
ripercorre invece un mondo terrestre, nell'ottica di una trascendenza venata da
una tenue, ma sempre presente malinconia.
Fra ciò che è e ciò che il suo io avverte non esiste differenza se
non quella sensazione, spesso inconsapevole, che conduce a una visione
prospettica della realtà, che non è fatta solo da materia e da eventi, ma è
costituita anche da ciò che incide sull'animo del poeta (Invece di morire / traghetto parole / fino a farne una culla / per le
mie ferite /….). E' un dolore reale, ma avvertito
solo all'interno e i versi sono lo sfogo, il risultato di un magmatico
confronto intimo che esplode senza clamore.
E in fondo Carla De Angelis riesce in questo modo ad accendere nel
lettore il desiderio di confrontarsi, di iniziare quel percorso intimo che solo
può avvicinarlo alla conoscenza di se stesso, per comprendere meglio, per
essere parte consapevole di quella realtà così diversa quanti sono quelli che
l'osservano (Tra le mani nuvole e sole /
pianto e sorriso / Un solo gesto per placare l'ansia / un solo tocco per la
scintilla).
Noi non siamo artefici di noi stessi, ma la riscoperta di ciò che
siamo è l'unico traguardo umanamente possibile e a ciò possiamo arrivare
soprattutto grazie alla poesia, anche a quella di questa riuscita e piacevole
silloge.
Nata a Roma nell'ottobre del 1944, Carla De Angelis
ha pubblicato i primi versi nel 1962. È Cavaliere al merito della Repubblica Italiana
dal 1995. Sue poesie sono presenti in diverse antologie edite da Aletti, da Perrone e da Estroverso. Con Fara
ha pubblicato la raccolta di poesie Salutami il mare, il libro dialogato con Stefano
Martello Diversità apparenti (i due libri sono stati
vincitori e finalisti in vari premi) e, sempre con Martello, a curato il libro
di testimonianze Il resto (parziale) della storia. Sue sillogi
sono inserite nelle antologie Il silenzio della poesia (2007) e in Poeti profeti? (2008). Altri suoi versi sono
stati recentemente pubblicati in Demokratica (Limina Mentis, 2010). Fa parte della redazione di Kolibris, casa editrice di Chiara De Luca.
Renzo
Montagnoli