Intervista
a Margaret Collina
Di seguito, prima dell'intervista, una sua breve biografia:
Margaret Collina è nata a Bologna, dove si
è laureata in Giurisprudenza; ancora giovanissima ha frequentato l'Accademia Antoniana di recitazione.
Dopo molte esperienze di doppiaggio,
soprattutto documentaristico, per RAI, Mediaset e varie emittenti radiofoniche, da qualche anno ha indirizzato il
proprio repertorio su spettacoli di “lettura drammatizzata” di testi letterari
famosi di cui cura la trasposizione e che porta in scena da sola o con altri
artisti. Si occupa anche di organizzazione e presentazione di eventi culturali.
Insegna dizione e lettura espressiva, presso istituzioni pubbliche e private.
Appassionata di letteratura, ha collaborato
con un importante sito letterario e ha pubblicato articoli, recensioni,
racconti, su raccolte e riviste.
Chi è Margaret Collina? Una domanda facile per una risposta
difficile.
Sì, credo sia difficile per tutti. Per me forse un po' meno perché
il mio lavoro coincide quasi perfettamente con la mia vita: sono una “lettrice”.
Nella vita privata da quando ero piccolissima: appassionata, e instancabile. E
ora anche nel lavoro, perché porto in scena spettacoli di lettura teatralizzata
e insegno a leggere a molte persone di ètà, professione e cultura diversissime.
Hai un blog, che volevi chiudere e poi non l'hai fatto, scrivi
anche poesie e racconti. Perché?
Circa il blog: volevo chiuderlo perché mi metto in discussione molto
spesso e mi sono chiesta se fosse utile anche agli altri e non solo a me
stessa. Non mi piace l'autoreferenzialità. Però molti mi hanno detto che ne sentivano
la mancanza e così....per ora è riaperto.
Scrivo...anzi scrivevo, poesie e racconti
perché in realtà so soltanto leggere e scrivere: bene o male non sta a me
dirlo.
Ora però sono stata colta dal mitico blocco dello scrittore...ti ricordi Shining?? “il
mattino ha l'oro in bocca, il mattino ha l'oro in bocca ecc”.
La creatività è un momento di estasi, oppure il tormento di chi
matura idee e cerca di parteciparle agli altri?
Sinceramente di estasi nella mia vita non ne ricordo: sono una
persona molto concreta. E forse nemmeno artistici tormenti. Gioia, semmai, di
godere insieme agli altri di qualcosa: questo per me è l'Arte,
che a mio avviso non dovrebbe mai essere un piacere solitario.
Né per l'artista né per il fruitore.
Posto che per poter scrivere bisogna prima leggere, quali sono le
tue letture più frequenti?
Sicuramente i cosiddetti “classici”, che rileggo con grande
piacere, e i moderni italiani. Specifico: moderni, non contemporanei. Quelli li
lascio decantare un po' prima di leggere e giudicare. Adoro anche i saggi di
storia.
Il tuo poeta preferito e perché.
Tra gli italiani sicuramente Montale. Mi
piace moltissimo tra gli stranieri, Yeats, su cui ho scritto anche uno
spettacolo.
Però non chiedermi il perché....la poesia
non è solo perfezione tecnica né solo contenuto....è musica interiore, suono,
colore, profumo...alcuni poeti mi fanno vivere queste sensazioni, altri no.
Il tuo narratore preferito e perché.
Zola: il creatore del naturalismo. E' ancora vivo e credibile,
nonostante sia dimenticato anche dai suoi conterranei.
Un sogno nel cassetto: che cosa ti piacerebbe scrivere?
Se ti dico che io non ho sogni, forse non mi credi...io vivo sempre e solo nel presente...se mi sbloccherò
scriverò ciò che nascerà dalla mia mente. Nessun programma per ora.
Il tuo desiderio più grande.
Questa è davvero una domanda difficile! Egoisticamente potrei
rispondere che vorrei leggere alcune opere letterarie che amo molto davanti a
migliaia di persone plaudenti. Ma in realtà non sono ambiziosa.
Vorrei che l'essere umano facesse funzionare di più due organi che
possiede: il cervello e il cuore.