La giovinezza non muore
di Francesco Baldassi
Presentazione di Matteo Pugliares
Nota dell'autore
Edizioni Tabula Fati
www.edizionitabulafati.it
Poesia raccolta
ISBN: 9788874751716
Prezzo: € 7,00
…
Non muore mai, non muore
la
giovinezza nascosta / dentro il cuore
quando
piena s'accende l'espansione
dello
spirituale soffio dell'eterno!
Perché tu hai inondato con l'ardore
il
fondo, l'anima
che
si stringe alla speranza.
Hai rimosso
ogni
consuetudine del cuore
avversa
alla novità del cielo.
(da La
giovinezza nascosta)
Ha ragione Matteo Pugliares quando nella
sua incisiva presentazione parla di un viaggio,
un movimento inteso come inevitabile cambiamento, dalla tensione interiore
causata dallo scorrere dei tempi dell'anima.
In effetti Baldassi
rivela un progressivo approccio alla fede con un percorso tutto interiore che
lo porta a riscoprire l'innata spiritualità di ogni essere umano e che nel caso
specifico si manifesta in un sentire e percepire convergente con la religione
cristiana.
Non ci è dato di conoscere il motivo di questo avvicinamento, ma
ritengo che non sia improbabile possa derivare da una visione della vita meno
pragmatica e positivista in forza di un approfondimento che, nella ricerca dell'IO, ha trovato spiragli per tentare di approdare
all'Assoluto.
Quindi, più che una conversione, potrei dire che il tutto riviene
da un percorso filosofico che, attraverso l'introspezione, ha svelato nature
sopite, finendo con il consentire la percezione di una verità sul perché della
vita.
La poetica di Baldassi, che già avevo
apprezzato in L'involucro del nulla,
raccolta influenzata in modo marcato dall'ermetismo e che posso considerare
propedeutica dell'attuale, come del resto anche evidenziato dall'autore nella
sua nota, qui stranamente si fa più limpida, meno incline a svariate
interpretazioni, come l'artista avesse acquisito certezze in quel lungo cammino
ora arrivato alla meta.
Solo parole per aprire il
sogno
e
la distanza che sovrasta
questa
sperduta landa del destino.
Il mondo nel silenzio
sulla
croce apre ancora
le
sue braccia.
….
(da Malinconia)
Si apprezza, in particolar modo, la linearità dei versi, il fluido
scorrere delle parole, in immagini di grande effetto, che nulla hanno a che
vedere con il misticismo, ma sono il frutto di una riflessione sulla condizione
umana e sul Supremo che ne ha delineato i contorni affinché l'uomo, che vuole
sapere con il cuore, in questa consapevolezza trovi la via della verità.
La giovinezza non muore è un'opera di sicuro interesse e
presenta il non trascurabile vantaggio di essere accessibile anche a chi, pur
non credente, ricerchi in sé il mistero della vita.
Francesco
Baldassi vive a Roma dove è nato nel 1938. È
stato insegnante di scuola elementare; ha studiato presso i Padri Cappuccini
della Provincia di Roma sino all'età di ventiquattro anni.
È laureato in pedagogia, con una tesi su Karl Raimund
Popper.
Dal 1969 ha partecipato a
movimenti culturali giovanili della capitale ed ha frequentato i sabato
letterari alla Libreria Ferro di Cavallo e, successivamente, il gruppo
autogestito di “Pubblico e Privato” ed il collettivo “Valore d'Uso”.
Dal 1968 ha condiviso posizioni ideologiche,
culturali e pedagogiche della sinistra, fin verso la fine degli anni Novanta,
conclusisi col ritorno apparentemente improvviso e quasi imprevedibile, alla
fede.
Ha pubblicato le
seguenti sillogi poetiche: Ceneri del cortile (Rebellato,
Padova 1969), Identificazioni e Ossessioni (Gabrieli,
Roma 1976), Questa luce indossata dalle nostre parole (Rebellato, Padova 1983), Prova generale (Gabrieli, Roma 1985), Stupore (Gabrieli,
Roma 2003), Il volto e la parola (Pigreco,
Roma 2004), L'uomo è la sua minaccia (Tabula Fati, 2005), La forza
della vita (Patti 2006), Amore coniugale (Tabula Fati, 2006), Lieve
il vento (Tabula Fati, 2007), L'involucro
del nulla (Tabula Fati, 2008) e La
giovinezza non muore (Tabula Fati, 2009). Ha esordito nella narrativa con
il romanzo Il ritorno (Bonaccorso, Verona
2008).
Renzo
Montagnoli