Sulle ali della fede
di Viola Di Muzio
Presentazione di Matteo Pugliares
Tabula Fati Edizioni
www.edizionitabulafati.it
Poesia silloge
Pagg. 64
ISBN: 9788874751624
Prezzo: € 6,00
La poesia religiosa è un
tipo di poesia tipica della religione cristiana ed è iniziata nel Medioevo; i
suoi massimi esponenti sono Francesco d'Assisi e Iacopone
da Todi. Per l'esattezza la nascita di questa forma espressiva in versi si fa
risalire al 1260, grazie alla Confraternita dei Disciplinati che diffuse in
tutta Italia le laudi, liriche drammatiche, religiose o pasquali in dipendenza
dell'argomento trattato. Tuttavia è il Cantico
di Frate Sole, o anche Cantico delle
creature, di San Francesco d'Assisi ad essere ritenuto il più antico
componimento in volgare italiano. Con Iacopone da
Todi, poi, la lauda assunse quella dimensione artistica che è propria della
poesia. Questa branchia ha come tipicità un discorso dell'autore rivolto a Dio
tendente a tesserne le lodi, oppure a implorare la sua attenzione, cioè una
prece o preghiera.
La silloge di Viola Di
Muzio non si discosta da queste tipicità, presentandole entrambe con liriche a
metrica libera di particolare solennità, pur nella semplicità della costruzione
e dei termini utilizzati.
T'ascolto nel silenzio
O mio buon Dio sembra irreale
rispecchiarsi nella Luce
del volto del Tuo amato figlio Gesù,
ma io come un sogno afferro
fasci d'amore e di sole.
Non odo la Sua voce, l'ascolto nel silenzio
delle mie desolate stanze.
Non prego per le piaghe dell'anima mia
ma per le acque rosse e torbide
che inondano fiumi, mari e terra.
O mio Dio fa che la natura non gridi più.
Questa quindi si traduce
in una preghiera, nell'invocazione per ottenere la pietà dell'Essere Supremo.
E' evidente che
l'autrice, di cui ho già apprezzato altre liriche di diversa natura, completa
in tal modo, secondo i sentimenti della religione cristiana, la sua tendenza al
trascendente, cioè in lei nasce e si sviluppa una continua ricerca del
dialogo con Dio, al fine di arrivare a un'estasi poetica, come in questa:
Eri Tu…mio Signore
Cammino sola in un viale
alberato d'autunno.
Lacrime di dolore
si confondono nella nebbia…
E mentre scendono le prime foglie
all'improvviso un fascio
di luce si posa sul mio cuore.
Non la vedo più…
E' scomparsa.
Eri Tu mio Signore.
Per quanto ovvio, queste
poesie incontrano l'interesse dei credenti, mentre possono lasciare
indifferenti gli agnostici e gli atei; tuttavia, la sincerità della devozione
dell'autrice, la riflessiva proposizione, pacata e mai irruente, nonché
l'atmosfera ieratica che permea tutti i versi non possono non destare
l'attenzione di chi ama l'arte poetica. E non a caso non è necessario essere
permeati di religiosità per apprezzare Il
cantico delle creature, oppure le laudi di Iacopone.
L'arte, quando c'è, esula
da preconcetti e la si ammira per la bellezza che è insita in essa.
Quindi, le liriche di
questa silloge sono fruibili indistintamente da tutti e ne consiglio la
lettura.
Viola Di
Muzio è nata a Chieti, ma vive
ed opera a Pescara da lungo tempo. Con le sue poesie è apparsa in diverse
riviste culturali e in numerose antologie. Ha vinto molti premi letterari
Nazionali ed Internazionali, fra i quali: Concorso Letterario “R. Pellicciotta” (Perano CH, 2001); Concorso
Letterario Europeo (Piediluco
TR, 2002); Premio Internazionale “Victor Hugo” (Luco dei Marsi AQ, 2002); Concorso Internazionale “La Torre
d'Argento” (Castelnuovo di Farfa RI, 2002); Concorso
Nazionale “Il Ceppo d'Oro” (Sulmona AQ, 2003) e il Concorso Internazionale
Poetico Musicale (Basilea, Svizzera, 2003).
Ha
pubblicato sette sillogi poetiche: Amare l'amore (Solfanelli, Chieti 1994), Nostalgie (Europa,
Pescara 1996), Sinfonia di sogni (Tabula fati, Chieti 2000), Trionfi
di luce (Tabula fati, Chieti 2004), Luci nella sera (Cannarsa, Vasto 2006), Arcobaleni
di luci (Tabula fati, Chieti 2006) e Nella brezza del tramonto
(Tabula fati, Chieti 2008).
Renzo Montagnoli