L'intervista è a
Maria Attanasio, che così parla di sé:
Sono Nata nel 1965 a Bagnoli quartiere
industriale di Napoli, terza di 4 figli.
Ho avuto un'infanzia serena
grazie all'amore di mia madre e dei miei fratelli.
Ho conseguito il diploma Magistrale quando ancora esisteva e mi sono
specializzata nella cura e l'assistenza di bambini diversamente abili, senza
però mai riuscire ad insegnare non avendo voluto piegarmi al malcostume
dell'epoca secondo il quale il "posto" te lo dovevi comprare.
Mi sono sposata nel 1992 con Sergio, tre anni dopo sono nate Alessandra e
Francesca,nel frattempo ho sempre scritto, ma solo nel
2007 ho timidamente cominciato a inviare qualcosa al sito Poetare.
Nel 2008 è stato stampato a mie spese il libro Bestemmie E Preghiere.
Nel Febbraio del 2009 è
stato pubblicato sempre a mie spese il libro Giochi in specchi d'acqua.
In questi giorni ho
aperto un blog aiutata da mia figlia Francesca.
sottovento.over-blog.it
Perché scrivi?
Non credo di saper
spiegare il motivo che mi spinge a
scrivere, l' ho sempre fatto.
Ma forse scrivo per avere un'altra vita,
altre possibilità, sicuramente per sentirmi libera.
Alla base di tutte le tue opere c'è un
messaggio che intendi rivolgere agli altri?
No, nessun messaggio
particolare, sono già stupita del fatto che alcune persone si interessino ai
miei versi per essere così presuntuosa da poter pensare di avere qualche
messaggio da lanciare, dovrei avere certezze che non ho, invece io continuo a
cercare.
Ritieni che leggere sia importante per
poter scrivere?
Leggere è fondamentale
per poter scrivere per questo preferisco leggere autori italiani che mi aiutino
ad arricchire il mio linguaggio, leggo anche autori stranieri ma mi assicuro
della validità delle traduzioni; per le mie scelte mi affido alle recensioni
con la speranza che siano sincere.
Che cosa leggi di solito?
Di solito leggo di tutto,
romanzi, saggi, poesia, negli ultimi tempi leggo molto libri di teologia, in
modo particolare quelli di Vito Mancuso, ma leggo anche molti quotidiani e
tutti quei blog che sento vicini al mio modo di essere, a volte trovo notizie
che magari mi erano sfuggite.
Quando hai iniziato a scrivere?
Ricordo di aver scritto
la mia prima poesia a 7 anni, ricordo che quei versi tentavano di essere un
omaggio a Giuseppe Garibaldi e che i miei fratelli hanno riso per ore.
Per questo per anni ho scritto di nascosto, come se mi vergognassi di questa
mia propensione alla scrittura.
E' stato il grande dolore
per la perdita di mia madre a farmi uscire da questa sorta di timidezza, forse
perché mi sono resa conto anche della mia mortalità, cosa a cui prima non
pensavo comportandomi come se avessi avuto più di una vita a mia disposizione.
I tuoi rapporti con l'editoria.
Nessuno, ho fatto
stampare a mie
spese dal sito www.ilmiolibro.it due libri Bestemmie e Preghiere , e in
questi giorni è uscito, Giochi in specchi d'acqua.
Che cosa ti piacerebbe scrivere?
Mi piacerebbe scrivere un
libro sulla mia infanzia che raccontasse la storia di mia madre e della sua
famiglia; è da tempo che ci penso e qualcosa l'ho scritta, ma è tutto ancora molto vago.
Scrivere ha cambiato in modo radicale
la tua vita?
Scrivere mi ha salvato la
vita e questo "salvataggio” si ripete ogni giorno.
Qualche consiglio per chi ha intenzione
di iniziare a scrivere.
Leggere molto e di tutto,
scrivere molto e di tutto e poi fare una bella cernita, senza aspettarsi molto
se non la gioia immediata della scrittura.