Risponde alle domande dell'intervista
l'editore Ciro Marino della casa Editrice
Ad Est dell'Equatore di
Napoli.
Sito Internet:
http://www.adestdellequatore.com/
Le origini della sua casa editrice?
Ad est
dell'equatore nasce a Napoli nel 2008 da un'idea del sottoscritto e di mio
fratello Marco, con la collaborazione di un gruppo di scrittori in forte ascesa
nel panorama napoletano e nazionale. Partiti praticamente a zero budget e nel
retrobottega di una sartoria, oggi possiamo già vantare una distribuzione
nazionale e la stima di giornalisti, critici e operatori del settore.
Quali sono gli elementi di originalità del suo progetto?
Vogliamo una bandiera dell'editoria “non a pagamento”:
lucrare sui sogni delle persone è a dir poco vergognoso. Il nostro intento è
quello di dare spazio a giovani ed esordienti puntando su scritti rapidi e
taglienti.
Quale pensa che sia il futuro dell'editoria in Italia e
della sua casa editrice in particolare?
Non ne ho
la più pallida idea. Noi miriamo solo a fare del nostro meglio, per quanto ci è
possibile. Il futuro dell'editoria e quello conseguente della nostra casa
editrice, dovrebbe essere determinato dalla passione che noi editori abbiamo il
dovere di infondere nelle pagine dei nostri libri. Il problema, però, è che
oggi la motivazione per cui si fanno libri è solamente una: il soldo.
In Italia si legge poco: di chi è la colpa? Un po' anche
delle case editrici?
Della
commercializzazione che si sta facendo oggi del “prodotto libro”. Il libro sta infatti diventando (o è già
diventato) un mero oggetto da vendere, sta perdendo la sua primaria funzione di
veicolo di cultura, e le case editrici si stanno adeguando a queste nuove leggi
del mercato. L'editoria cosiddetta “a pagamento” ne è una dimostrazione.
Come immagina possa essere il suo lettore ideale? E quali
passi per avvicinare i lettori ai libri da lei editi?
Due occhi,
due orecchie, due gambe, due braccia… magari un bel paio di baffi e, perché no,
capelli lunghi e lisci. In realtà il nostro ideale è quello con un “io”
pensante e un cervello in grado di poter scegliere liberamente seguendo
solamente il discrimine del proprio gusto. Di certo il nostro lettore non è
quello lobotomizzato dal marketing e dalla pubblicità, tanto caro alle grosse
case editrici: quello, insomma, che compra e non legge.
Quale dei suoi libri le ha dato le maggiori soddisfazioni
e perché?
Le
soddisfazioni sono venute da ogni singolo libro pubblicato. Pubblichiamo solo
ed esclusivamente se crediamo nel libro e nell'autore, le vendite non sono
l'unico fattore da prendere in considerazione per giudicare la bontà di un
prodotto editoriale.