L´ora
di tutti
di
Maria Corti
Bompiani
Editore
Narrativa
Pagg.
368
ISBN
9788845246357
Prezzo
Euro 14,00
Una
Spoon River del XV secolo
Nell´agosto
del 1480 i Turchi assediarono Otranto, i cui cittadini si difesero
con la forza della disperazione, ma alla fine dovettero cedere di
fronte a forze enormemente superiori. Agli uomini superstiti,
all´incirca ottocento, fu proposto di convertirsi all´Islam
evitando così di essere uccisi, ma rifiutarono e furono decapitati
tutti il 14 dello stesso mese, diventando così Martiri della Chiesa.
Maria
Corti, filologa e narratrice, ha scritto di questo fatto un romanzo
storico, caratterizzato dal racconto di cinque personaggi che
forniscono la loro esperienza della vicenda. I primi quattro ne
parlano da morti, scrivono quasi il loro epitaffio in una specie di
Spoon River del XV secolo; l´ultimo invece è un cavaliere che
narra della grande festa che si ebbe allorché
gli spagnoli riuscirono a riconquistare la città, una sorta di lieto
fine dopo tanto dolore.
Il
primo personaggio è un pescatore, Colangelo, che trova la morte
combattendo sulle mura, il secondo è il capitano Zurlo, governatore
militare della città, che perirà
nel tentativo di difenderla, il terzo è la bella Idrusa, una vedova
otrantina, che si suiciderà per evitare di essere violata da un
turco, il quarto è Nachiria il pescatore che sarà uno dei
decapitati e del quinto, Aloise De Marco, si è già detto.
Le
cinque
narrazioni non sono indipendenti, ma si collegano come quelle pale
d´altare dove si raffigurano la Natività, o la passione di Nostro
Signore, così che il lettore ha netta la sensazione che si tratti,
come in effetti sono, di capitoli dello stesso romanzo. Questa
continuità, per quanto i protagonisti di volta
in volta siano diversi, rappresenta indubbiamente uno dei motivi di
interesse di un´opera che, al di là della vicenda di per sé
attraente, è caratterizzata da altri pregi, quali lo stile semplice,
ma efficace, mai ridondante e tanto meno permeato di retorica, e le
descrizioni dei
paesaggi che sono quanto di meglio mi è capitato di leggere.
Maria
Corti, inoltre, è capace di scendere in profondità nell´analisi
psicologica dei personaggi e di rappresentarli in quello che sono
veramente, quindi ben oltre le apparenze, dando a ciascuno di loro
quella che doveva essere la voce di tutti, perché prima ancora del
sacrificio per la religione c´è il senso dell´onore,
la dignità di un popolo che combatte e muore per la propria libertà,
e l´ora di tutti è quella che, prima o poi nella vita, capita a
tutti, quella in cui ognuno di noi riesce a dimostrare, prima a se
stesso e poi agli altri, quel che vale, che sia poco o che sia tanto.
Il
libro è sicuramente molto bello e l´unico appunto che mi sento di
fare, ma che non inficia il mio giudizio ampiamente positivo, è che
mai mi sarei aspettato da una studiosa come la Corti che parlasse
anche di pomodori e zucchine, ortaggi giunti in Europa dopo la
scoperta dell´America, cioè dopo il 1492,
mentre l´assedio e il massacri di Otranto sono del 1480.
In
ogni caso L´ora
di tutti è sicuramente
meritevole di lettura.
Maria
Corti
(Milano, 7 settembre 1915 - Milano, 23 febbraio 2002) è stata una
filologa, studiosa e scrittrice italiana. Ha pubblicato numerosi
lavori filologici e di critica semiologica: Studi
sulla sintassi della lingua poetica avanti lo Stilnovo (1953), Metodi
e fantasmi (1969,
ampliato in Nuovi
metodi e fantasmi (2001), I
metodi attuali della critica in Italia (1970,
in collaborazione con C. Segre), Principi
della comunicazione letteraria (1976)
cui nell´edizione del 1997 è stata aggiunta un´appendice dal
titolo «Per un´enciclopedia della comunicazione letteraria», Il
viaggio testuale (1978), Dante
a un nuovo crocevia (1981), La
felicità mentale. Nuove prospettive per Cavalcanti e
Dante (1984), Storia
della lingua e storia dei testi (1989), I
percorsi dell´invenzione. Il linguaggio poetico e Dante (1993), I
vuoti del tempo (postumo,
2003). Curatrice di importanti edizioni critiche (dagli scritti
inediti e rari di Leopardi alle opere narrative di Vittorini,
all´opera di Fenoglio), è stata condirettrice della rivista
«Strumenti critici», ha
promosso la creazione a Pavia del Fondo manoscritti di autori
contemporanei,
di cui ha narrato le vicende, costellate di gustosi aneddoti,
in Ombre
dal Fondo (1997).
Si
è dedicata anche alla prosa narrativa pubblicando diversi
romanzi: L´ora
di tutti (1962), Il
ballo dei sapienti (1966), Voci
da Nord Est (1986), Il
canto delle sirene (1989), Cantare
nel buio (1991), Le
pietre verbali (2001).
Renzo
Montagnoli