La
strega e il capitano - Leonardo Sciascia - Adelphi
- Pagg. 76 - ISBN 9788845934278
- Euro 10,00
Lodovico
Settala, chi era costui? potremmo chiederci ricalcando il noto passo
manzoniano a proposito di Carneade e dei dubbi di Don Abbondio. E
Manzoni va proprio richiamato visto che tale Settala è quel
Ludovico, protofisico, nominato nel capitolo XXXI dei "Promessi
sposi" che il volgo negazionista insultò quando l'illustre uomo
divulgò la notizia della presenza della peste al fine di salvare il
maggior numero di persone e che lo stesso volgo probabilmente plaudì
quando concorse a mandare al rogo una donna accusata di essere una
strega.
Sciascia
non si ferma all'episodio citato da Manzoni e alle consuete e pacate
ma pungenti considerazioni sull'agire umano ma segue i rimandi e le
fonti citate dallo scrittore fino a scoperchiare una storia che nei
particolari è sempre rimasta oscura, taciuta.
La
donna condannata come strega era infatti una cameriera del senatore
Melzi e i fatti accaduti nel Seicento avrebbero potuto ripercuotersi
sul buon nome della stessa famiglia, tra le più note del primo
Ottocento a Milano.
Questo
agile libello è dunque la ricostruzione degli atti processuali e
della triste vicenda di una donna condannata ingiustamente in nome
della stregoneria a coprire invece rapporti di ben diversa natura.
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