Lettere
a Milena - Franz Kafka - Mondadori - Pagg. 300 -
ISBN 9788804736141
- Euro 12,50
Un
Viaggio nel Cuore di Franz Kafka
Nelle
pagine ingiallite di "Lettere a Milena", - tanto è il tempo
che abita la mia pila della vergogna -, ho scoperto un mondo segreto,
un intreccio di parole e sentimenti che mi ha avvolto come una nebbia
mattutina. Franz Kafka, l´uomo dietro opere immortali, emerge qui
come un essere vulnerabile, un´anima inquieta che si rivela
attraverso ogni tratto di penna.
Le
lettere sono frammenti di un cuore in tumulto, Kafka si apre, si
svela e ogni parola è un grido di desiderio, un tentativo disperato
di connessione. Milena Jesenská, giornalista e scrittrice ceca, è
la destinataria di queste intense missive, e anche se le risposte
sono rimaste nell´ombra, la sua presenta permea ogni riga.
Attraverso gli occhi di Kafka, Milena diventa una figura
affascinante, un faro nell´oscurità; lei è la musa,
l´ispirazione, l´ancoraggio emotivo che tiene saldo il suo
spirito tormentato. E mentre leggevo, ho sentito il loro palpito, ho
visto le loro anime danzare sulle pagine.
Nelle
parole di Kafka, ho potuto percepire la lotta contro la malattia, una
tubercolosi che lo affliggeva sia fisicamente che mentalmente, ho
sentito la sofferenza, ma anche la determinazione a trovare conforto
e comprensione nella scrittura.
La
ripetitività dei lamenti e delle riflessioni, a tratti, mi ha fatta
sentire come se fossi intrappolata nei suoi stessi cicli di ansia e
disperazione, ma forse è proprio questo il punto: Kafka non cerca di
nascondere nulla. Le parole sono come un bisturi che apre l´anima,
esponendo le ferite e le contraddizioni.
Devo
ammettere che, leggendo le lettere di Franz Kafka, ho sperimentato
una dualità di emozioni: la bellezza e la profondità di queste
missive mi hanno affascinato, ma a tratti ho avvertito un tono
ripetitivo e opprimente; ci sono momenti in cui la sua incessante
introspezione diventa difficile da sostenere.
L´epistolario
di Kafka è frammentario, composto da momenti isolati nel tempo,
pezzi di una conversazione interrotta, non c´è una trama definita
da seguire, solo un mosaico di pensieri e sentimenti che si svelano
poco a poco. Questa struttura spezzettata a me è risultata pesante
rispetto a una narrazione tradizionale.
La
lettura di "Lettere a Milena" richiede pazienza e apertura
mentale, è un viaggio che oscilla tra l´oscurità e la luce, tra
la comprensione e la frustrazione, ma forse proprio in questa
ambivalenza risiede la vera essenza dell´opera di Kafka: un
riflesso della complessità dell´animo umano.
Katia
Ciarrocchi
www.liberolibro.it