In
absentia
di
Mara Motta
Edizioni
Tabula Fati
Poesia
Pagg.
144
ISBN 979-12-5988-225-7
Prezzo
Euro 12,00
In
punta di penna
Quando
ho cominciato a esaminare questa silloge sono stato immediatamente
impressionato in modo favorevole per il fatto che la poetessa ha
espresso i suoi sentimenti e le sue emozioni in modo semplice, così
che, messo al bando qualsiasi problema di comprensione, scevra dalla
cripticità che caratterizza molti autori, ci si può dedicare a una
lettura che ricerca le sensazioni insite nei versi. Non si creda però
che la semplicità stilistica corrisponda a povertà strutturale,
anzi è ricchezza di mezzi di comunicazione che consente a chi vi si
accosta una piacevole esperienza di lettura. Come esempio di ciò che
ho scritto si veda la poesia Tu
donna
"Anse
morbide / gallerie / di sabbia calda /
sentieri di luce / fra conchiglie e spuma. / / Donna tu... fra le
onde avvolta / eterna visione / di immortale bellezza.". I
versi sono pochi, ma anche le parole sono misurate, perché sono
mirate. Il ritratto di una femmina, un´Afrodite che nasce dal mare,
ha una luce sua che si irradia e colpisce il lettore, così che le
parole si trasformano in immagini e le emozioni della poetessa
traslano con immediatezza, suscitano sensazioni in grado di appagare
la curiosità, ma anche la ricerca di bellezza di chi legge.
Sebbene
la poesia di Mara Motta abbia un´indole e un carattere intimistico,
trova nella natura che ci circonda le idee con cui realizza le sue
composizioni. Sa bene che la bellezza del creato, se proposta
avvedutamente, è in grado di comunicare quella serenità che ha
dentro di sé e alla cui ricerca e conservazione ha uniformato la sua
vita alla ricerca di un senso non banale dell´esistenza. E´ così
che possono spiegarsi versi come questi: Da Neve sul mare
"Sogno... / incanto soffice sul mare morbido. / / Mattina
insolita / con la neve bianca / sulle rocce solitarie / sembrano
attendere sguardi stupiti / di anime che vagano / cercano fra le onde
/ l´azzurro dell´estate.". Questa composizione è talmente
armonica che si desidererebbe che avesse un accompagnamento musicale,
che potesse diventare un canzone. E non è finita, perché l´aspetto
della natura si ritrova di continuo, basti pensare a Minuti:
"Ancora minuti di luce / sorgente di acqua / nel cielo vestito /
di morbida spuma./ / Fluttuano nell´aria rossa / i sogni che
arriveranno. / Il cielo raccoglie il miracolo / di pittori smarriti /
che nelle ombre / della sera invadente / lasceranno il dono / di
questa luce fiammante."
Come
sempre, prima di leggere le poesie di un autore che non conosco sono
un po´ titubante, non prevenuto, ma con quell´incertezza che
deriva dal timore di incontrare qualcosa che non soddisfa e invece
Mara Motta, almeno con questa silloge, che mi risulterebbe essere la
sua seconda pubblicazione, è stata una piacevole sorpresa.
Delicatezza, leggerezza di esposizione, ricchezza di contenuti,
capacità di instaurare una sorta di dialogo con il lettore
solleticandogli la sua fantasia, sono tutti pregi che ho riscontrato.
Non
c´è nulla di troppo, né di troppo poco, c´è invece il piacere
di aprire il proprio animo, di mostrare i sentimenti e penso che a
chiusura di questa mia recensione, il cui giudizio è ovviamente
positivo, sia doveroso, come la classica ciliegina sulla torta,
riportare una poesia d´amore, un amore descritto in punta di penna
(Fra cielo e mare: Cuore sospeso fra cielo e mare / dolce
imbrunire / accompagna / il rientro serale. / / Mi acquieto in attesa
/ del tuo saluto per la notte / che lenta verrà a riunire / i nostri
respiri.)
Mara
Motta nasce
a Pescara e nella città
adriatica
trascorre la prima giovinezza. Compie studi umanistici, tesi ad
assecondare il suo interesse per la riflessione sul mondo e
sull´essere umano. Spende a Milano le prime esperienze lavorative
che si concentrano, con sicurezza, sull´insegnamento, idoneo a
valorizzare la passione per le lettere e la riflessione. La nostalgia
per la sua città
e
per gli affetti famigliari favorisce il suo rientro in Abruzzo con un
frammento di cuore lasciato nella città
meneghina.
A Pescara conclude l´esperienza
lavorativa punteggiata dall´impegno di moglie, madre e nonna.
Renzo
Montagnoli