La
grande caccia
di
Ben Pastor
Arnoldo
Mondadori Editore S.p.A.
Narrativa
Pagg.
664
ISBN
9788804724735
Prezzo
Euro 16,00
La
febbre dell´oro
Continuano
le avventure di Elio Sparziano, con un nuovo episodio, che, se non
vado errato, è il quinto della serie. Questa volta è incaricato
dall´imperatore Galerio di trovare un tesoro; si tratta dell´oro
dei Maccabei e proprio per questo motivo lo storico, nonché soldato,
percorre le strade della Palestina del IV secolo d.C., incontrando
località che sembrano uscite dalle pagine dei Vangeli. Al riguardo
l´abilità di Ben Pastor, nelle accurate descrizioni e
ambientazioni, è a dir poco straordinaria; si respira proprio
un´aria di altri tempi e non ci si meraviglierebbe di incontrare
colui che fu chiamato il Messia, all´epoca non più su questa terra
da circa quattro secoli.
In
ogni caso ci troviamo di fronte come sempre a un thriller, che è
stato abilmente confezionato, come del resto i precedenti. Se lo
scopo di questa nuova missione è la ricerca del tesoro,
ufficialmente invece Elio Sparziano è lì in Palestina per censire i
cristiani e riconvertirli alla religione ufficiale. Già i due
incarichi si presentano complessi, ma c´è un´ulteriore
difficoltà, perché al tesoro dei Maccabei mira anche Costantino,
notoriamente ambizioso e pronto a succedere sul trono. C´è quindi
la concorrenza di Elena, madre appunto di Costantino, femme fatale e
priva di scrupoli, che sta brigando non poco per arrivare per prima a
mettere le mani sull´oro. Ed è proprio la ricchezza e il desiderio
di impadronirsene il motore di questa storia, punteggiata di morti
misteriose e in cui sono presenti inganni, ma anche fedeltà, nonché
il coraggio di chi è disinteressato, ma opera per l´imperatore,
sempre al servizio di Roma.
Non
vado oltre, un po´ perché la vicenda è particolarmente intricata
e correrei il rischio di dovermi dilungare eccessivamente, un po´
perché privare il lettore del piacere della scoperta significherebbe
attenuare l´attrazione del libro, che non è poca, anzi è
notevole. Se la Terra Santa è descritta con abilità, se sembra di
essere spesso presenti alla vicenda, elementi ovviamente positivi e
qualità proprie di Ben Pastor, tuttavia devo lamentare una certa
lunghezza; 664 pagine infatti non sono certo poche ed è pressoché
impossibile mantenere un ritmo costante così a lungo, tanto che a
volte, magari per una certa pedanteria nel parlare di un panorama o
nel descrivere anche usi e costumi, si viene a instaurare una certa
pesantezza che, senza nulla togliere al piacere della lettura,
tuttavia induce a fare in fretta, quasi a sorvolare su alcune pagine.
Per farla breve, forse sarebbe stato meglio se l´opera fosse
risultata meno corposa, perché la gradevolezza sarebbe risultata
senz´altro superiore.
Scrittrice
italoamericana, all'anagrafe Maria
Verbena Volpi,
nata a Roma il 4 marzo 1950, ma trasferitasi ben presto negli Stati
Uniti, ha insegnato Scienze sociali presso le università dell'Ohio,
dell'Illinois e del Vermont. Oltre a Lumen,
Luna bugiarda, Kaputt Mundi, La canzone del cavaliere, Il morto in
piazza, La Venere di Salò, Il
cielo di stagno,
- ovvero il ciclo del soldato-detective Martin Bora (pubblicati da
Hobby&Work a partire dal 2001 e poi da Sellerio) - è autrice
di I
misteri di Praga (2002), La
camera dello scirocco,
omaggi in giallo alla cultura mitteleuropea di Kafka e Roth (Hobby
&Work), nonché de Il
ladro d'acqua (Frassinelli
2007), La
voce del fuoco (Frassinelli
2008), Le
vergini di pietra e La
traccia del vento (Hobby
& Work 2012), una serie di quattro thriller ambientata nel IV
secolo dopo Cristo.
Nel 2006 ha vinto il Premio Internazionale
Saturno d'oro come migliore scrittrice di romanzi storici. Le sue
opere sono pubblicate negli Stati Uniti e in numerosi Paesi
europei.
Un suo racconto è incluso nell'antologia Un
Natale in giallo (Sellerio
2011).
Nel 2014 esce La
strada per Itaca (Sellerio)
e nel 2020 Il
ladro d'acqua (Mondadori).
Renzo
Montagnoli