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  Libri e interviste  »    »  Le ali dell'anima, di Reno Bromuro - Edizioni Edarc; Renzo Montagnoli intervista l'autore 21/06/2007
 

Intervista a Reno Bromuro, autore del romanzo “Le ali dell'anima “ edito da Edarc.

 

 

E' appena uscita la tua ultima fatica. Ce ne vuoi parlare un po', illustrandocene le caratteristiche?

 

La caratteristica precipua è quella di far gustare la bellezza dell'amore nelle serate estive. Per chi si trova al mare, che compagnia sarebbe! Forse è meglio se ci rimettiamo alle impressioni del critico che ha scritto la prefazione: Paolo Ragni di Firenze.

«Le certezze sono quelle note: una eccezionale capacità di costruire una storia, due storie, tante storie, che si sommano, si accavallano, si incrociano, vanno avanti per tutte le pagine del romanzo, portandoci per mano attraverso l'evoluzione del protagonista Giovanni, di Marilena sua moglie, di Mavie e di tutto quel cosmopolita insieme di presenze femminili che gravitano intorno al protagonista. La storia si snocciola da un anno all'altro, evolvendosi progressivamente, con salti temporali che alla fine non lasciano di sorprenderci per la coerenza che manifestano con quanto siamo andati scoprendo a mano a mano.

La sorpresa principale è la straordinaria maestria con cui Bromuro riesce ad articolare i dialoghi, vera e propria tessitura portante del romanzo. Non desta sorpresa il fatto che Bromuro si occupi molto anche di teatro. Si vede facilmente come i personaggi entrino in scena, escano, riappaiono, come una pièce teatrale. E il dialogo, sempre fittissimo, aiuta in modo sbalorditivo a meglio conoscere quel che si agita nei personaggi, che non sono mai imbrigliati all'interno di uno sterile psicologismo, rischio che una storia come quella che Bromuro narra potrebbe rilevare».

(Paolo Ragni – dalla “Prefazione”)

 

 

In questa opera hai inteso lanciare un messaggio e, in caso affermativo, quale?

 

Ogni opera che nasce  da un Poeta ha un messaggio in sé; la bravura dell'autore sta nel fatto di non cadere nel moralismo sdolcinato. Ho tentato di dire agli uomini quello che sento fortemente: lottare per una vita degna di essere vissuta e camminare mano nella mano come fratelli figli dello stesso Padre.

 

 

Ci puoi parlare dei tuoi rapporti con l'editore?

 

I rapporti con gli editori sono stati sempre ottimi. Se qualche dimenticanza c'è stata, da parte loro, è stata per “smemoratezza”: dimenticavano le promesse fatte anche per iscritto, infatti sono andato per altri lidi, mai per l'offerta migliore, ma per il comportamento.

 

 

Programmi, ovviamente letterari, per il futuro?

 

Ho in cantiere, forse l'ultima raccolta di poesie (il mio canto del cigno per “Nostra Signora Poesia”), una raccolta di saggi sulla letteratura da Manzoni a Tabucchi; da Pratolini a Elsa Morante; poi tra gli stranieri Sherwood Anderson, Walpoli, Hermann Esse e  altri… altri due romanzi, tutto il teatro e… se avrò vita anche una saggistica sui poeti veri del web.

 

 

 
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